Regia di Paul Anderson vedi scheda film
Il titolo è da filmetto da Serie C.
La presenza di Raoul Bova, oltretutto, fa (giustamente) temere il peggio.
Poi inizi a guardarlo (magari allettato anche dal buon voto di FilmTV ...) e ti rendi conto che è ... da Serie C!
Va bene, sono buono: diciamo di Serie B, ma piuttosto basso in classifica.
Inizia abbastanza bene, come ambientazione (la base antartica, con reminiscenze de "La Cosa" di Carpenter) ed effetti speciali dignitosi (ma la base della Weyland e l'elicottero che arriva alla nave nell'Antartico sono da computer-graphics dilettantesca).
Poi si perde molto presto.
L'idiozia dei componenti della "squadra" è palese, a cominciare da Bova/Sebastian che apre bellamente il "sarcofago" cinque secondi dopo aver detto "ecco, l'ultima volta l'hanno aperto nel 1904" e dieci minuti prima avevano sottolineato il fatto che la popolazione della locale base artica era misteriosamente scomparsa, guarda caso, nel 1904 ...
Il resto degli sciagurati facenti parte dell'avventura, nessuno dei quali simpatico, interessante o credibile, viene fortunatamente decimato in un batter d'occhio da Aliens e Predators (in effetti, ho tifato per i mostri ...).
Tra tutti si salva solo Sanaa Lathan, che almeno è una bella gnocca e che recita decentemente (nella pochezza che le consente la sceneggiatura, ovviamente) ...
Cosa ci stia dietro a tutta la faccenda (la caccia, ecc.) è poi facilmente decifrabile e anticipabile da chi abbia visto almeno l'originale Predator, senza bisogno che Bova glielo spieghi decifrando i geroglifici.
La "trovata" della piramide "autoriconfigurante" è da noiosissimo videogame, i trenta/quaranta minuti più noiosi del film, e pensare che dovrebbero essere quelli di maggior thrilling.
Si sbadiglia, chiedendosi perchè mai uno debba autoinfliggersi una tale sofferenza, dopo aver visto ben altri "originali" con i due animalacci in questione.
L'ultima mezzora ha un piccolo colpo di reni: l'inaspettata alleanza tra il Predator e l'umana è l'invenzione migliore del film e viene portata avanti dignitosamente.
Quando finalmente si arriva alla fine, ed uno sarebbe anche disposto a rivalutare minimamente un filmetto tutto sommato senza capo nè coda, il "colpo di scena finale", negli ultimi cinque secondi di pellicola, veramente da "Serie C".
Facendo presagire un sequel (poi effettivamente uscito) che, a questo punto, il sottoscritto difficilmente perderà tempo a vedere.
Come FilmTV possa aver dato quattro stelline a tale boiata è oltre le mie capacità di comprensione ...
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