Regia di Joshua Marston vedi scheda film
Un film che sa bene indagare, con linearità e senza sbavature in una società malata che è a dir poco un inferno dilagante. Con pochi tratti dipinge alla perfezione una società, che ormai è immersa in un folle viagggio, dove le persone quotidiane devono fare i conti per poter vivere.
Certo il titolo è troppo ammiccante, ma diciamo che l'ironia perversa si fa sentire anche attraverso questo; e poi fortunatamente la simbologia del titolo è rimasta solo lì.
Nel film non manca niente, senza mai cadere in un discorso facile, nel senso che c'è suspense, dramma umanità varia, ma sempre in forma dichiarata, mai mai urlata o enfatizzata, e quindi partecipiamo in m naiera diretta e più credibile nella storia stessa.
Bella l'interpretazione di Catalina Sandino Moreno, che sa dare il tono giusto in maniera determinate al suo personaggio, sembra di vedere un film neorealista con i dovuti distinguo
Maria vive in Columbia e per una presa di posizione acetta un lavoro che la obbliga ad ingerire droga per esportarla in America, tutto sembra facile fini a qunado arriva a New York
caratterizzazioni varie
caratterizzazioni varie
il personaggio che allaccia Maria all sua storia, non molto definito
personagghio complementare e che rientra perfegtto nel disegno della storia, una sfaccetatura in più
premiata giustamente aBerlino, sa davvero dare il tono giusto ed aiuta l'andamento del film stesso,
Bell'esordio di questo regista, che ha saputo cogliere benissimo le atmosfere senza mai strabordare ed occasioni straordinarie come in questa storia
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