Regia di Caroline Link vedi scheda film
Non è male, forse non meritava l'Oscar, ma non è male.
Dato che questo film ha vinto l’Oscar per il migliore film straniero, l’avevo seguito e cercato, sperando in un’apparizione televisiva che, salvo errori, non c’è mai stata. Alla fine ho approfittato di un’offerta e ho preso il DVD per poco. Il film non è male, oscilla sempre attorno al 7, con qualche momento minore ma anche con bei momenti, con una bella Africa (la lingua parlata laggiù, in Kenya, mi pare molto musicale) e non troppi eccessi sentimentali (il giusto).
Si narra di come alcuni tedeschi (tali sono, ma per Hitler erano ebrei) fiutano il pericolo imminente e scappano, mentre altri pensano che le cose si aggiusteranno (quelli morranno tutti). Lui, lei e la bambina finiscono dunque in Africa, senza nulla, e si abituano a vivere dignitosamente, con poco. Passano qualche problema con l’inizio della guerra (vengono arrestati e deportati, ma dagli inglesi: le donne e i bambini finiscono in una sorta di resort 5 stelle, per dire). Seguono varie vicende, mai pesanti: anche se il film supera le due ore va via veloce. Insomma promosso, dai, non è male.
Come detto, Oscar 2003, anche se quell’anno sarebbe stato più giusto premiare Hero, credo; l’altro bel film in gara era L’uomo senza passato mentre Il crimine di padre Amaro è senza dubbio inferiore (il quinto in nomination non l’ho visto).
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