Regia di Renny Harlin vedi scheda film
Qualche ottimo spunto (il demonio che spinge alla guerra e induce ai suicidi; idea della chiesa costruita sul punto in cui è naufragato Satana; scena con il demonio che sfoggia una lingua biforcuta), puntualmente bruciato da una serie di cadute di stile (vedi il banale esorcismo di padre Merrit e, soprattutto, le banalità che compie l’indemoniata, la quale si comporta come una comune assassina) che culminano con un finale che vorrebbe esser a sorpresa, ma che si dimostra, oltre che sconcertate, incongruente con tutto il resto.
Alla fine si resta con molto amaro in bocca, perché un certo impegno si vede. Le scenografie, ad esempio, sono molto affascinanti e anche la confezione non è male. Certo ci sono alcune pessime scene in computer grafica di cui si sarebbe fatto volentieri a meno (vedi l’aggressione delle iene), ma tuttosommato il film, seppure con qualche caduta di ritmo, aveva retto bene. Il finale, poi, vanifica quel poco di buono che si era costruito. Regia meno spettacolare di quanto Harlin sia solito fare, e questo forse è una nota positiva (no che ci sia da restare estasiati, sia chiaro), fotografia troppo patinata.
Ordinari gli attori, pessima la scialbissima colonna sonora (questo è un aspetto piuttosto comune con molti film di recente produzione).
In conclusione, si tratta di un’opera di cui si può anche fare a meno e che, a parte qualche buono spunto, aggiunge poco a quanto si sia già visto. Voto: 5+
Perché ce n'è una?
Come minimo, tutta la parte finale e la colonna sonora.
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