Regia di Billy Ray vedi scheda film
La Sindrome di Pinocchio, ovvero il bugiardo patologico è uno dei disturbi mentali più complessi e tragici da affrontare nella vita di tutti i giorni. Per esperienze personali ho avuto a che fare (e ancora purtroppo...) con una persona con le attitudini di Stephen Glass e devo dire che non è semplice uscirne indenni... La realtà percepita può essere ingannevole e a volte segue delle linee predefinite facili da ricreare, vale per il giornalismo ma anche per tutti gli altri rapporti umani dove è innato lo spirito competitivo delle personalità. Il paradosso di questa storia è nell'incredibile capacità di generare nuove bugie senza avere la percezione/timore di esagerare. E' l'attacco che contraddistingue i caratteri alla Glass non la difesa, l'imposizione del proprio ego attraverso una simulazione ad arte che parte però (tragicamente) da seri problemi di autostima e shock infantili. Così se tutto è fasullo, il disorientamento è totale e molte vittime (le due ragazze attirate non a caso dalla figura affascinante del protagonista) fino all'ultimo non accettano la fine di una messinscena, perché questa messinscena era plasmata per/con loro. Attori naturali (Sarsgaard e Christensen mi sono piaciuti molto) per un film preciso con i soliti limiti fiction ma molto utile a svelare alcuni punti bui dei nostri rapporti sociali. Completamente diverso ma un soggetto simile di 'bugie' lo si ritrova nell'ottimo Prova a Prendermi di Spielberg.
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