Regia di Enrico Oldoini vedi scheda film
Alle soglie della vecchiaia, in viaggio con la figlia (De Santis), Giulio (Giannini) ripercorre mentalmente l’estate del 1964: allorché, introverso diciottenne (Vaporidis), subì il fascino della conturbante Anna (Smutniak), coronando con lei un giovanile desiderio d’amore. Commediola che per brio, simpatia e spontaneità invoglia a moderare il giudizio, concedendo attenuanti: potabile, tutto sommato, la ricostruzione della Versilia del Boom e sorrisi garantiti dal ricco cast di contorno. A conti fatti, tuttavia, cosa resta? Un bozzetto assai esile, appesantito da luoghi comuni sull’importanza delle radici e da improbabili sterzate politiche (la morte di Togliatti), pessima fotografia televisiva (di Alessandro Grassi) e regia latitante. Sembra un ennesimo «ritorno a casa Gori», più adeguato al piccolo che al grande schermo, buono per due ore, pubblicità inclusa, di facile svago. E in questo, purtroppo, è un degno esemplare del provincialismo rinunciatario di tanto nostro cinema. Voto: 5 (* ½ su ****).
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