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Sky Captain and the World of Tomorrow

Regia di Kerry Conran vedi scheda film

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La recensione su Sky Captain and the World of Tomorrow

di chinaski
6 stelle

Il cinema in questi ultimi dieci anni sta vivendo una fase di profondi mutamenti. Le tecniche e le possibilità del digitale aprono porte alle più sfrenate fantasie di registi e produttori. Si punta tutto sullo spettacolo visivo ritornando ad una concezione barocca dell' immagine. Saper stupire lo spettatore, mostrare meraviglia, saper incantare. Su questo non c' é niente di male, anche perché la capacità di stupirsi é alla base della conoscenza umana. Però ad accompagnare le immagini, nella maggior parte delle volte, c'é una storia. E questa, a differenza delle prime, non sembra voler evolversi. Nel senso che le storie rimangono sempre le stesse ed è solo il modo di mostrarle che cambia.
Questo è quanto accade in Sky Captain and the world of tommorow. Immagini magnifiche, con gusto retrò e misto di futuro e passato. Riferimenti scontati a un certo tipo di fumetti che hanno modellato questo immaginario.
La cosa che manca però è una storia, è la capacità di abbinare all' evoluzione visiva una stessa evoluzione della scrittura che sganci definitivamente il cinema dai suoi legami con la letteratura, il teatro, i fumetti.
Non dico che tutti i film devono essere così, però quelli che sperimentano nuove tecniche lo potrebbero fare su tutti i livelli di una produzione cinematografica. Montaggio, sceneggiatura, suono.
Gli attori sembrano sempre più qualcosa di ingombrante e scomodo. Ormai, almeno in questo caso, sono loro che si devono ritagliare uno spazio all' interno di immagini digitali. Sono loro l' effetto speciale di un mondo fittizio. E questo é paradossale, perché il cinema nelle sue forme più alte (si pensi a Chaplin o a Keaton) ha fatto del corpo dell' attore uno dei suoi principali strumenti drammaturgici.
Da Matrix in poi il corpo dell' attore sta diventando qualcosa di superfluo e fastidioso. Un ostacolo alle potenzialità dell' immagine ormai capace di poter fare e mostrare qualsiasi cosa.
Questo film dovrebbe far riflettere sul futuro del cinema e sulle sue possibilità. O forse no, perchè dopotutto il cinema è un' invenzione del futuro.

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