Regia di Kerry Conran vedi scheda film
ciò che ha fatto si che andassi a vedere questo film piuttosto che un vera drake o un manchurian candidate, è che avevo voglia e poi anche bisogno(ma in misura minore) di leggerezza e di svagatezza. quindi incuriosito più che altro e poi comunque la presenza di giovannino ribisi, è stata non poco importante. certo non è tutto merito suo se l'ho visto. e poi è successo il botto. il film mi è piaciuto e pure tanto. la curiosità era composta dal fatto che mi sembrava di aver letto che il film era fatto di effetti speciali. le uniche cose vere erano gli attori e i costumi. i set completamente inventati al computer. un fumetto retrò che ha fatto centro. una fiera del modernariato che prende subito, a partire dalla faccia della gwynetta sciacquetta che è perfetta per gli anni 40, nonostante quella sua insopportabile arietta da prima della classe che i giornali di casa sua le hanno dipinto addosso dall'inizio. l'aria da prima classe esiste e pure l'antipatia e infatti il suo ruolo è tutto meno che simpatico. l'inizio è accattivante e prende subito. poi ci troviamo in quel di new york mentre uno zeppeling sta attraccando sulla punta dell'empire state building e fiocca che è un piacere. l'aria da fumetto ce l'ha. la spy story da fumetto anche, e si sente che non può essere un film dove la gente fa una brutta fine o il sangue si vede. l'arrivo dei robots volanti è stato bellissimo e vederli camminare per le strade di manhattan anche. emozionante per me non tanto l'incontro con sky captain, quanto invece vedere giovannino ribisi nonostante il suolo di supporto. l'aria afflitta che di solito lo identifica e lo affligge era sparita e al suo posto una spavalderia da ragazzotto super intelligente amico dell'eroe, e un pò gelosetto delle sue conquiste amorose(che comunque non lascia troppo trapelare), che lui mai e poi mai si sognerebbe. mi è sembrato di seguire avidamente le immagini dei fumetti con le nuvolette e cercare di capire come mai questo misterioso totenkopf, pilotasse i suoi robots in giro per le città del mondo a depredare di tutto un pò. e soprattutto chi è totenkopf?... sarà che ero in vena, sarà che mi sono divertito come quando vedevo i film della disney in tenera età, ma questo film mi ha meravigliato. l'eroe buono e bello. le scorribande in aereo nelle avenue e nelle street di new york che mi facevano battere i piedi, il rapimento di dex e la ricerca di totenkopf nelle desolate montagne innevate del nepal. non so cosa mi capiti, ma quest'anno sembra l'anno delle rivalutazioni. dopo il cruise di "collateral", la gwynetta di questo "sky cap!"!?... devo dire parzialmente di si. anche se in buona parte il continuare a venir sorpreso fino alla fine ha aiutato. l'isola degli animali perduti nella quale totenkpof si era rifugiato come moreau, i fondali idilliaci alla gran burrone, gli aereoplani che si buttano in mare e si trasformano in mante tecnomorfi. e soprattutto la conoscenza con il genio del male, totenkopf!!! signori e signori niente di meno che sir laurence olivier. e per di più scoprire che non è quel cieco assassino che lo faceva presumere. lo scienziato che fu, oramai ridotto ad una mummia rinsecchita, persegue un tesoro che sembrava un'arma segreta, per la costruzione della sua personale arca, piena di coppie di animali di ogni specie e di due fiale contenenti la futura razza umana, visto che questa non è stata in grado che di odiarsi e uccidersi. un film che potrebbe dare il via a sequels, che se diretti con la stessa mano e la stessa passione, si aspetterebbero come il nuovo numero in libreria, con una bramosia di essere portati in un passato prossimo, che è la stessa del regista nel disegnare i robots e tutte le diavolerie che totenkopf si è inventato. e angelina jolie?... per me questa donna rimane un mistero. per la mia gioia è apparsa e riscomparsa nell'arco di 10 minuti. al suo posto poteva esserci veramente chiunque. incisiva come una teiera col centrino. bai ling fa più bella figura. non date ascolto al recensore di filmtv, perchè la jolie non è supercattiva, nonostante la benda.
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