Dopo la morte del padre, proprietario di una piantagione in Georgia, la piccola Pat deve trasferirsi a Boston, a casa di un'antipatica zia. Costei, per giunta, non vuole saperne di Banjo, l'adorato cagnolino di Pat, il che manda la bimba su tutte le furie...
Note
Storiella a base di buoni sentimenti, fra i primi lavori di Fleischer.
Racconto per ragazzi che più tradizionale non si potrebbe, ma non privo di piacevoli sorprese. Fleischer, al secondo film, evita toni mielosi e gioca di sintesi, come RKO docet. L'ultima parte, nella palude spettrale, ha un suo bel fascino visionario e riscatta una narrazione con qualche stereotipo e ingenuità di troppo.
Curiosa operazione di un regista che non è certo noto per essere un tenerone, specialmente pensando ai suoi noir e alla sua carriera più tarda. Qui siamo infatti in presenza di uno di quei film innocenti e semplici ma non sciocchi, che vanno bene sia per i bambini che per gli adulti. Comunque, per quello che è, direi che è un'opera riuscita: buon ritmo, tante piccole… leggi tutto
questo film e' stato inserito in uno speciale di fuori orario sul regista Richard Fleischer, e dopo una trilogia di suoi films sufficientemente interessanti questo qua mi e' parso molto banale e semplicistico.voto.5. leggi tutto
Curiosa operazione di un regista che non è certo noto per essere un tenerone, specialmente pensando ai suoi noir e alla sua carriera più tarda. Qui siamo infatti in presenza di uno di quei film innocenti e semplici ma non sciocchi, che vanno bene sia per i bambini che per gli adulti. Comunque, per quello che è, direi che è un'opera riuscita: buon ritmo, tante piccole…
questo film e' stato inserito in uno speciale di fuori orario sul regista Richard Fleischer, e dopo una trilogia di suoi films sufficientemente interessanti questo qua mi e' parso molto banale e semplicistico.voto.5.
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Racconto per ragazzi che più tradizionale non si potrebbe, ma non privo di piacevoli sorprese. Fleischer, al secondo film, evita toni mielosi e gioca di sintesi, come RKO docet. L'ultima parte, nella palude spettrale, ha un suo bel fascino visionario e riscatta una narrazione con qualche stereotipo e ingenuità di troppo.
commento di degoffro