Regia di Boris Barnet vedi scheda film
"La casa sulla Trubnaja" è un film lontano mille miglia da "Sobborghi" (1933) dello stesso Barnet. Il film del 1928 è molto più didascalico e tutto incentrato a dimostrare che il sindacato protegge il lavoratore dagli sfruttatori. Ma anche all'interno di questo rigidi schemi ideologici Barnet riesce a dare forma a un film spiritoso e divertente, che a tratti ricorda certe prove di Chaplin, anticipando per certi versi alcune tematiche di "Tempi moderni", con questa protagonista giunta a Mosca dalle campagne russe munita soltanto di buon senso e voglia di lavorare, ma condizionata da tanta ingenuità. Paranya compirà il suo apprendistato alla vita in una Mosca in piena NEP, quando ancora qualcuno poteva permettersi la cameriera e di trattarla con metodi ereditati dalla tradizione medievale che nel 1917 era stata spazzata via, ma permaneva nell'anima russa come substrato. Notevolissima la descrizione che Barnet fa del palazzo in cui va ad abitare la giovane Paranya, sovraffollato, con le scale ingombre di spazzatura e tappeti polverosi, ma vitale quanto mai: una prova generale per "Sobborghi", un capolavoro della cinematografia mondiale.
Un grande attore, con gli occhi spiritati che gli mettono sul volto espressioni che vanno dalla crudeltà al rimorso.
Una rivelazione: un'attrice giovanissima perfettamente in parte.
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