Regia di Christophe Barratier vedi scheda film
Non deve godere di una buona salute la cinematografia dei nostri cugini d’Oltralpe se hanno scelto come candidato a rappresentarli nella corsa agli Oscar 2005 - categoria Miglior Film Straniero - la pellicola del debuttante Christophe Barratier “Les Choristes - I ragazzi del coro”! Confidando nell’universalità dei buoni sentimenti e nell’appetibilità di una storia adatta ad un pubblico di tutte le età, la Francia fa sbarcare ad Hollywood un film farcito di ovvietà e luoghi comuni che sul filo della memoria e dei ricordi legati all’infanzia cerca di far leva sulle emozioni più semplici e dirette di un pubblico a “stelleastriscie” affamato di storie europee capaci di toccare le corde del cuore. Prodotto da Jacques Perrin (anche qui impegnato come attore in uno dei suoi ruoli alla “Nuovo Cinema Paradiso”: adulto che ripercorre gli anni della sua infanzia!), “Les Choristes” - remake del film del 45 di Jean Deville “La cage aux Rossignols” - racconta del professore di musica senza lavoro Clement Mathieu (un sincero e toccante Gerard Monsieur Batignole Jugnot) che viene assunto come sorvegliante in un istituto di rieducazione per minori. Il sistema educativo del direttore terribilmente repressivo - siamo nel 1949 - fatica a mantenere l’ordine fra gli allievi più difficili ma grazie alla magia del canto Mathieu riuscirà a trasformare la loro vita. Tra “L’attimo fuggente” ed echi moderni alla “Mala Educacion”, il film del debuttante Barratier - classico e lineare regista - non ci risparmia alcuna risoluzione narrativa tipica di un soggetto simile così realizzando un prodotto ben confezionato, pulito e furbescamente ricattatorio che ci ricorda come si possano allontanare ma mai cancellare le gioie passeggere ed i dolori inconsolabili delle nostre infanzie.
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