Regia di Christophe Barratier vedi scheda film
Non si può che dare il massimo voto a questo film semplice e spontaneo, senza voli pindarici né pretese di approfondimenti psicologi sui bambini "difficili". Un professore di musica ormai fallito, viene assunto in un istituto di rieducazione come sorvegliante. Il direttore è un feroce aguzzino dal sadismo mascherato dietro la disciplina. Il professore al contrario è convinto di ottenere di più con la dolcezza e la musica e quindi gradatamente riesce a costituire un coro risvegliando nei bambini entusiasmi positivi che ormai ignoravano.
Un film di oggi che sembra uscito dalla macchina da presa di Godard o Truffaut. Parlarne è difficile , è solo da vedere e....godere.
La delicatezza fatta regista; fa recitare un gruppo di bambini con tale naturalezza da ricordare "Arrivederci ragazzi" di Malle.
Eccezionale la sua interpretazione, la sua mimica da perdente che si illummina nei progressi del suo programma, le dispute controllate con il direttore, le deluse speranze d'amore con la mamma di un alunno. Tutto il film si sviluppa su di lui.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta