Regia di Christophe Barratier vedi scheda film
In un riformatorio francese arriva il nuovo sorvegliante, Clément Mathieu (Gérard Jugnot). Il suo ambientamento non sarà facile, tra soggetti introversi, colleghi insensibili, delinquenti di varia natura ed un direttore assolutamente inadatto. Ma quando Clément si inventa l’esperimento di disciplinare i ragazzi attraverso l’istituzione di un coro, assecondando la sua vecchia e viscerale passione per la musica, tutto cambierà…
“Les choristes – I ragazzi del coro” è un assoluto capolavoro di dolcezza e buongusto. La storia, per quanto affatto originale (a tratti ricorda “Picnic ad Hanging rock” e “L’attimo fuggente”), è tracciata con una pacatezza che aiuta la riflessione; forse a tratti è banale, ma decisamente garbato e molto curato sul piano estetico e tecnico: la fotografia degli interni, ricchi di luci calde, le scenografie perfette, la voce fuori campo, che fa da complemento quasi ontologico, tutto nel film è ben curato e la riuscita è egregia.
Il finale poi, per quanto non originale, è particolarmente commovente e prende al cuore.
Menzione speciale per la straordinaria interpretazione di Jugnot, che sembra nato per questo ruolo. Poesia cinematografica.
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