Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
Come ha colto Roberto Nepoti recensendolo,"The Village" è una chiara allegoria sull'America all'indomani dell'11 Settembre.Un racconto fantastico su una comunità lontana da tutto e come sospesa ,stretta in un tacito patto con delle non meglio identificate "creature" che vivono in un bosco adiacente al villaggio in cui forse molti hanno qualcosa da nascondere:Michael N.Shyamalan realizza un altro film da incassi sui cento milioni di dollari giocando con lo spettatore creando una tensione propagata da ciò che si immagina ci possa essere,e poco con quel che si vede in definitiva.Distribuendo la narrazione sulla collettività(e un buon cast gli è di aiuto,con menzione per un ritrovato William Hurt e un'inedita Dallas Bryce Howard,figlia di Ron),il regista di "the sixth sense" punta in maniera meno diretta del solito sul colpo di scena finale,subodorato dal pubblico,e realizza un film a tesi sulla follia di un'Utopia,sul predicare una non conoscenza come via di salvezza:una regressione al terrore antico del "Nulla" fuori dalle colonne di Ercole che spaventò per lungo tempo le popolazioni arcaiche.E con il coraggio di un ritmo atipicamente lento ,per il cinema americano logorato da caprioleggianti montaggi a scatti di oggi,"The Village" risulta ben più convincente come racconto metaforico e preoccupato che come thriller dalle intenzioni paurose.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta