Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
L'idea di un ipotetico paese ideale dove il Bene regni sovrano e il Male non debba penetrare mai è vecchia come il mondo ed i riferimenti letterari, am non solo, da Platone, a Campanella, fino alle ipotesi "in negativo" di Orwell, vengono da sè.In questa pellicola abbiamo il villaggio di Covington nella Pennsylvania dei primi 900,dove una piccola comunità trascorre la sua pacifica esistenza filtrandola attraverso un mutuo "patto di non aggressione",stipulato tempo prima con delle mostruose "creature". Ma, quando il giovane Lucius ne viola uno dei dettami tentando di oltrepassare il bosco per raggiungere la "città" e trovare le medicine che a Covington scarseggiano..."The village" parte dunque da uno spunto interessante e fin troppo attuale(chi ha orecchie per intendere,intenda),ma manca quel "qualcosa" che renda il film veramente memorabile. Shyalaman ha mestiere, ma non sa costruire castelli sul non detto come Amenabar, nè possiede la visionarità di un Burton ed il risultato è meno coinvolgente di altre opere del regista, in particolare "Il sesto senso"."The village" rimane comunque un'allegoria gotica di buona fattura con un vago sapore di thriller, un bella idea di sceneggiatura(la delicata storia d'amore tra i due protagonisti) ed una squadra di ottimi attori:una squadra di caratteristi da urlo,in particolare Hurt e la Weaver, e le belle prove di Phoenix e della Howard,una rivelazione ormai lanciatissima.Ben confezionato e sopravvalutato.
Come al solito Shyalaman ama giocare con le apparenze.
Forse l'unica cosa prettamente da "paura"
Più "storia"non sarebbe guastata
Giustamente austera.
Merita sempre un'occhiata,forse nelle caratterizzaioni di lusso ha risolto la sua altalenante carriera?
Fa bene il suo lavoro, ma dopo l'oscar sembra ce si sia un po' defilato..
Ha trovato la chiave giusta del proprio personaggio, giustamente sottotono.
Brava,veramente!E se centra anche Von Trier non la ferma più nessuno!
Ben fatta.
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