Franck Chaïevski e la compagna Nina Delgado vengono prelevati dal loro appartamento parigino nel corso di un'improvvisa irruzione di una squadra di polizia. I due presunti criminali sono accusati di aver partecipato al furto di una partita di diamanti che si è trasformato in una carneficina. Trasportata al commissariato del 18° arrondissement, la coppia viene interrogata con metodi violenti e brutali. Dalle loro parole emergono però inquietanti particolari secondo cui alcuni membri della squadra anticrimine sarebbero coinvolti nel crimine.
Note
Figlio della tradizione polar francese, il film d'esordio di Marchal non è fra i più memorabili. Farà meglio poi con _36, Quai des Orfèvres_.
“Ad essere poliziotto ci si imbarca verso il nulla con l’intenzione di perdersi!” Il poliziotto Frank cita questa frase che il padre, a sua volta poliziotto, trovato poi suicida da lui stesso tredicenne, era solito ripetergli. Mi pare che il pensiero esprima piuttosto bene l’opinione che il debuttante regista Olivier Marchal ha della sua vecchia professione. Evidentemente… leggi tutto
Primo lungometraggio per Olivier Marchal, ex poliziotto che racconta la corruzione dei supoi ex colleghi con cognizione di causa e piglio degno di Serpico. Peccato che, a fronte di un plot narrativo interessante, la regia sia elementare e piatta, la direzione degli attori inesistente e il doppiaggio dilettantesco. leggi tutto
Franck Chaievski e la compagna Nina Delgado vengono arrestati per presunta complicità durante una rapina di molti diamanti dal valore di 80 milioni di dollari. Durante i violenti interrogatori in commissariato, Franck fa emergere un particolare incredibile e agghiacciante: due poliziotti, di identità sconosciuta, sono implicati nel crimine e se la sono svignata col malloppo. Il lungometraggio…
Primo lungometraggio per Olivier Marchal, ex poliziotto che racconta la corruzione dei supoi ex colleghi con cognizione di causa e piglio degno di Serpico. Peccato che, a fronte di un plot narrativo interessante, la regia sia elementare e piatta, la direzione degli attori inesistente e il doppiaggio dilettantesco.
“Ad essere poliziotto ci si imbarca verso il nulla con l’intenzione di perdersi!” Il poliziotto Frank cita questa frase che il padre, a sua volta poliziotto, trovato poi suicida da lui stesso tredicenne, era solito ripetergli. Mi pare che il pensiero esprima piuttosto bene l’opinione che il debuttante regista Olivier Marchal ha della sua vecchia professione. Evidentemente…
il marciume della società per Marchal è una città popolata da personaggi in chiaroscuro, i cui volti sono segnati dalla durezza della vita e i cui corpi portano cicatrici profonde. Il confine Bene/Male viene spazzato via e l'ambiguità si fa strada. La giustizia come istituzione lascia il posto alla giustizia personale, al codice morale, alla dimensione privata.…
Bei tempi quando le mulattiere erano sfrangiate dagli zoccoli testardi dei muli su per monti sassosi e inospitali, trasportavano quintali di masserizie umane procedendo a filo di burrone con tutta la pazienza della…
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Commenti (2) vedi tutti
secondo me questo è un buon film ,un filo arzigogolato nell'intreccio magari non recitato benissimo ma convincente..Ad avercene di film cosi'!!!!!
commento di bradipo68Patetico a dire poco, confuso, noioso e recitato tremendamente male.. l'azione fa pena e il giallo si sgonfia immediatamente!
commento di RageAgainstBerlusca