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Forze occulte

Regia di Paul Riche (Jean Mamy) vedi scheda film

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La recensione su Forze occulte

di mmciak
8 stelle

"Forze occulte" diretto nel 1943
da Jean Mamy,sotto lo pseudonimo di Paul Riche,
devo dire che mi è piaciuto.

La storia racconta che il Deputato Francese Avenel,
in Parlamento fa un discorso sul
suo disagio verso la Nazione e chi
le rappresenta e mette scompiglio
tra i suoi colleghi che lo contestano.

Però per educare questa "scheggia impazzita"
viene sedotto dal fascino della Massoneria,
ma per onestà e disprezzo si troverà contro
di loro.

Il Film prodotto dalla Nova Films di Robert Muzard,
rappresenta il 5° e ultimo lavoro
del regista di Jean Mamy,
che è un vero e feroce Atto d'accusa
contro la massoneria francese (di cui aveva
fatto parte per vari anni e che pertanto conosceva bene)
e l'influenza esercitata dalle lobby ebraiche,
e che per questo sia lui che il produttore
nel 1949 vennero condannati a morte
per il loro ruolo nella realizzazione di questa pellicola.

Comincio con il dire che non conoscevo questo
Mediometraggio e la sua storia,ma fin dall'inizio
conserva il suo fascino e l'argomento interessante
che affronta e parte in modo potente con il discorso
nel Parlamento Francese del Deputato Francese Avenel,
uomo di una onestà intellettuale integerrima che accusa
destra e sinistra e sulla corruzione strisciante nel paese,
e questa cosa colpisce che questo,nonostante l'età
avanzata della pellicola,suona attuale con i Politici
che ci sono in Italia.

Comunque il Deputato considerato dai suoi colleghi
pericoloso perché onesto e che dice una verità scomoda,
e cercano di circuirlo e educarlo inserendolo nella
Massoneria,di cui è affascinato da questo,ma sarà
difficile tenerlo a bada nonostante il suo giuramento.

Oltre che l'inizio,rimane impressa la scena
dove mostra tutta la liturgia massonica del rituale
col quale si viene iniziati per entrare,e infatti
questa fu un accusa per il quale gli autori vennero
condannati anche a causa che avevano rivelato
dettagli di tale rito di ingresso,
ma soprattutto perché è molto rivelatore
dell’organizzazione,della prassi e della
mentalità massonica.

Poi si viene immersi dentro la crisi del Paese
dove ci sono manifestazioni e spari sulla folla,
ma più va avanti e ti accorgi che la Massoneria
muove gli scacchi e i destini di un Paese,
ma dopo si allargherà in modo imprevedibile
con il discorso che gli fa il Capo su cosa c'è
dietro per dissuaderlo dalle dimissioni.

In sotto-testo c'è il messaggio della sua contrarietà
feroce per la decisione di entrare
in guerra contro i nazisti,
sicuro di andare incontro a una sconfitta certa
e annunciata contro gli sbandieramenti Nazionalistici
di allora,ed esce nel discorso finale nella Loggia.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano:

Maurice Rémy-Gisèle Parry-Marcel Vibert-
Bovério e Léonce Corne.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la musica di Jean Martinon e la
splendida Fotografia in bianco e
nero di Marcel Lucien.

In conclusione un buon e potente Film,
dove impressiona per l'impatto
iniziale che suona terribilmente attuale nonostante
gli anni della pellicola,ma che merita,
a mio parere una riscoperta per l'argomento
che affronta per una sorta di "Massoneria di Stato",
che divenne scomoda per la Francia per il
messaggio che trasmetteva,della esistenza
di apparati segreti e "doppi-Stati",
per un finale dove il pessimismo sfocia
in sconfitta.

Il mio Voto: 8.         

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