Un prologo e cinque episodi descrivono con tono sarcastico gli altrettanti punti su cui è stata costruita una proposta di legge sul divorzio.
Note
Secondo film dei fratelli Taviani, che prediligono uno stile grottesco con alcune trovate felici come l'episodio boccaccesco con Ugo Tognazzi protagonista.
Un film veramente datato che allo spettatore non trasmette nulla se non la problematica del divorzio.
Oggi e' davvero un oggetto ai limiti della visibilita'.
Voto 4
E' un lavoro crudo e realista, prerogativa del cinema dei fratelli Taviani, basato su una proposta di legge, ma che non per questo si fossilizza su cavilli, aspetti burocratici o rilevanze politiche della questione. Semplicemente vengono messi in scena i sei articoli con altrettanti episodi di fantasia che consentono di approfondire la materia trattata e forniscono inoltre un tristissimo quadro… leggi tutto
Un film fatto per appoggiare un progetto di legge di un parlamentare che toccava solo alcuni temi scottanti, e visti oggi ridicoli, problemi di indissolubilità del matrimonio, su cui la chiesa basava la sua dittatura.
Un film che oggi risulta importante come fatto di costume, ben diretto a sei mani, e ben intepretato; fatto con coraggio, visto l'epoca e forse ha contribuito alla sua… leggi tutto
E' un lavoro crudo e realista, prerogativa del cinema dei fratelli Taviani, basato su una proposta di legge, ma che non per questo si fossilizza su cavilli, aspetti burocratici o rilevanze politiche della questione. Semplicemente vengono messi in scena i sei articoli con altrettanti episodi di fantasia che consentono di approfondire la materia trattata e forniscono inoltre un tristissimo quadro…
Un film fatto per appoggiare un progetto di legge di un parlamentare che toccava solo alcuni temi scottanti, e visti oggi ridicoli, problemi di indissolubilità del matrimonio, su cui la chiesa basava la sua dittatura.
Un film che oggi risulta importante come fatto di costume, ben diretto a sei mani, e ben intepretato; fatto con coraggio, visto l'epoca e forse ha contribuito alla sua…
Uno di quei film che più datati non si può, basato com'è su una proposta di legge del 1954 intesa a far passare alcune norme relative al divorzio in casi limite, ben illustrati dai cinque episodi che compongono il lungometraggio dei tre registi pisani. L'unica frase che ci rimanda all'oggi è quella pronunciata dal personaggio interpretato da Tognazzi nell'ultimo episodio (il più…
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Commenti (2) vedi tutti
Un film veramente datato che allo spettatore non trasmette nulla se non la problematica del divorzio. Oggi e' davvero un oggetto ai limiti della visibilita'. Voto 4
commento di ezioUn esempio di cinematografia sociale girata con un piglio da commedia,ma che mi ha lasciato completamente indifferente e non mi ha trasmesso emozioni.
commento di wang yu