Regia di Randa Haines vedi scheda film
In una scuola per sordomuti, gestita dal solito direttore oscurantista e pure un po’ sarcastico, dopo vari contrasti scoppia la passione fra un insegnante e un’ex allieva che è rimasta lì a fare la donna delle pulizie per paura di affrontare il mondo. Probabilmente è un film che a suo tempo è stato un po’ sopravvalutato, perché si sa che a Hollywood piace questo tipo di soggetti, ma non mi sembra affatto l’ennesima storia zuccherosa di un amore che supera ogni ostacolo e il cui esito è una perpetua luna di miele: l’assenza di pietismo nel trattamento del tema dell’handicap (eufemismi come “diversamente abile” non erano ancora stati inventati) trova riscontro solo in Dietro la maschera di Bogdanovich, e la seconda parte mostra bene le difficoltà che la coppia appena formata deve affrontare per smussare reciprocamente gli angoli. Tutto sommato penso che non ci siamo sbagliati sul conto di Marlee Matlin, che ovviamente ha avuto una carriera un po’ accidentata ma qui fornisce un’interpretazione toccante: con la sua dolce caparbietà, con la sua rabbiosa sensualità, ruba costantemente la scena a William Hurt. Credo che l’Oscar se lo sia meritato, e lo dico nonostante una delle candidate fosse la Kathleen Turner di Peggy Sue si è sposata.
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