Regia di Jennifer Abbott, Mark Achbar vedi scheda film
Questo documentario, che non è semplicemente la versione filmata, l’adattamento, con testimonianze (circa quaranta), memorie e pentimenti di economisti, amministratori delegati, professori, antagonisti e supporter del” big business”, del libro The Corporation: la patologica ricerca del profitto e del potere scritto da Joel Bakan, sarebbe piaciuto a Michel Foucault. La docu-inchiesta, firmata da Mark Achbar e Jennifer Abbot, è una ricognizione di 145 minuti (qualche taglio e una maggiore sintesi non avrebbero penalizzato né la comprensione delle spinose questioni né l’efficacia del referto medico-sociologico) sull’ascesa, sulle dissimulazioni, sull’instaurarsi di una dittatura planetaria, sulle perversioni di un potere che ha effetti finanziari, economici, ambientali e pesa sull’immaginazione globale. I prodotti e le attività delle multinazionali incorporano la realtà e la ridefiniscono. Determinano la Storia. La vocazione al profitto illimitato e ad ogni costo è una metastasi simbolica nei paesi cosiddetti sviluppati e un cancro economico feroce in quella parte del mondo che stenta ad emanciparsi. La macrofisica di questo potere giovane (non ha ancora duecento anni), scandito da appuntite, irritanti, disarmanti dichiarazioni (da Michael Moore a Noam Chomsky, da Sam Gibara, presidente della Goodyear a Mark Moody Stuart, ex Presidente della Royal Dutch Shell), è smontato secondo un protocollo usato in psichiatria, La diagnosi è angosciante: le corporation sono pazienti gravi e pericolosi.
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