Regia di Joel Coen vedi scheda film
Come recita il detto, il buongiorno si vede dal mattino e l'esordio alla regia dei fratelli Coen (Ethan non accreditato) è di quelli fulminanti che non possono lasciare dubbi sul talento dei due fratelli del Minnesota, registi, sceneggiatori, montatori e produttori.
Attorniati da ottimi collaboratori come Barry Sonnenfeld alla fotografia e Carter Burwell alle musiche i due sparano un primo colpo realmente notevole iniziando con l'indagare il lato criminal dilettantesco della provincia americana, scenario ripreso con ancora maggior successo poi con Fargo.
Il mondo è pieno di persone scontente, perché purtroppo nessuno è soddisfatto di quello che ha, può essere infelice anche il Papa, o il Presidente degli Stati Uniti o l'uomo dell'anno, non sempre il potere appaga l'animo umano, perciò io vi dico lamentatevi con i vostri amici, chiedete loro aiuto e vedrete che intorno a voi si farà il vuoto. Dicono che in Russia invece ognuno cerchi di aiutare il prossimo, ma forse è solo una teoria. Comunque qui è molto diverso, qui siamo in Texas dove ogni uomo pensa soltanto a se stesso.
E così, proprio per insoddisfazione, Amy (Frances McDormand) si trova lungo una strada texana, notturna e solitaria, a bordo dell'auto di Ray (John Getz), giovane dipendente di suo marito Marty (Dan Hedaya). L'adulterio e la passione sono inevitabili, e se dal discorso iniziale tra i due si potrebbe fantasticare di un marito direttore d'azienda e un amante dipendente modello, la realtà è un po' più squallida. Marty è proprietario di un locale notturno dove Ray lavora come barista ed è inoltre un uomo sospettoso che non ha totale fiducia nella moglie. Infatti, proprio quella notte, alle costole della coppia improvvisata d'amanti si trova il detective dallo scatto fotografico facile Loren Visser (M. Emmet Walsh). La tresca verrà a galla e per gelosia, avidità, paura e tutta una serie sfortunata di equivoci e incomprensioni tutto andrà a puttane e finirà in tragedia.
La costruzione della vicenda da parte dei Coen è magistrale e calibrata al millimetro, pur mantenendo una narrazione lineare sembra che le azioni di ogni singolo personaggio, finanche quando queste si rivelano disattente e scalcagnate, si incastrino alla perfezione con quelle di tutti gli altri così come ogni stacco e ogni movimento di camera effettuato dai registi sembra andare a impreziosire la narrazione. Tagli di luce, ombre ben segnate in un film con diverse scene buie, accompagnamento sonoro, tutto contribuisce alla perfetta economia di un film che gode di un'ottima tensione emotiva lungo il quale ci si ritrova a chiedersi spesso: "e ora questo qui che farà? E quell'altro?".
Composto da ottimi caratteristi, facce note di cui magari non si conosce il nome (McDormand a parte, almeno al giorno d'oggi, all'epoca chissà...), il cast funziona alla perfezione mettendo in scena il giusto mix di animi umani che serve a chiudere il cerchio di una narrazione encomiabile. L'esordio dei Coen ancora mi mancava, chapeaux.
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