Regia di Joel Coen vedi scheda film
L'esordio dei fratelli Coen (Ethan, che non compare, è sceneggiatore e produttore) è all'insegna del noir, ma rivisitato secondo un'ottica del tutto personale e con elementi che non soltanto sono innovativi rispetto ai canoni classici del noir, ma spesso confliggono con essi. Qui il sogno s'intreccia con la realtà, i morti non sono poi così morti (ma qualcosa di simile accadeva anche ad un personaggio del romanzo "Il grande sonno" di Chandler, da cui tutto ebbe inizio), alcuni particolari saltano, le pistole sparano anche con un semplice calcio e via dicendo. Lo stile dei fratelli di Minneapolis è ancora abbastanza acerbo, ma la stoffa si vede che c'è. Nonostante il grande apprezzamento che fin da subito accompagnò i due cineasti americani, "Blood Simple" è un film che almeno in Italia passò quasi inosservato (non se ne trovano tracce negli annuari più rinomati dell'epoca, come quelli di Kezich e Grazzini), salvo essere rivalutato dopo i primi film di successo degli anni seguenti ("Arizona Junior", "Barton Fink", eccetera). Ottima la prova dell'esordiente Frances McDormand (eccezionale nel successivo "Fargo", sempre dei fratelli Coen), una delle scoperte migliori dei due autori di questo filmetto non perfetto ma interessante. (27 gennaio 2008)
Il proprietario di un bar, scoperta l'infedeltà della moglie, incarica un detective privato di far fuori lei e il suo amante, che è un barista alle dipendenze del marito tradito. Il detective, però, fa il doppio gioco, ma le cose non andranno bene neanche per lui.
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