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Blood Simple. Sangue facile

Regia di Joel Coen vedi scheda film

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La recensione su Blood Simple. Sangue facile

di simonebulleri
8 stelle
Texas.
Ray è barista nel locale dello scialbo boss Julian Marty.
Abby, invece, è la pupa del boss.
I due si innamorano, finendo direttamente sul libretto nero che ha le fattezze sudaticce di Loren Visser, laido killer al soldo di Marty.
Ma nessuno farà quello che deve fare, e il pedaggio per una vita migliore sarà particolarmente oneroso.
Nel 1984 i futuri celebri fratelli Coen sono due giovanotti di Minneapolis, appena trentenni e di belle speranze. Due anni prima avevano collaborato al debutto dell'amico Sam Raimi, nella produzione a basso costo che diverrà un vero e proprio cult: La Casa. Per il loro debutto invece scelgono un thriller dalla trama lineare che riescono a rendere particolarmente cupo, grazie a dialoghi asciuttissimi, ai limiti della reticenza, a una suspense che non dà tregua, e alla sapiente fotografia di Barry Sonnenfeld, futuro regista di Men in black.
La giovanissima Frances McDormand, anch'essa al suo debutto, sovrasta in recitazione il restante cast maschile, sfoggiando un insolito sex appeal.
Nel film successivo, Arizona Junior dell'87, già comparirà quello sguardo intellettuale e ironico che sarà poi lo stile dei Coen, ma nel '90 con Crocevia della morte torneranno, ancora una volta, al noir cupo e disperante.
Da vedere assieme anche al più tardo Soldi sporchi (1998), altro noir stupendo, sempre dell'amico Raimi.
Gran premio della giuria al Sundance Film Festival 1985.
Da non perdere.
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