Regia di Joel Coen vedi scheda film
Esordio col botto per i fratelli terribili del Minnesota che immergono lo spettatore nel loro cinema subito identificabile, fatto di lunghe ed elaborate sequenze, dall'atmosfera disincantata, alcune totalmente prive di dialoghi dove sono le azioni dei personaggi a 'parlare', immersi in paesaggi - la sconfinata provincia americana - che costituiscono sempre un elemento non puramente ornamentale, contrapposte ad altre scene in cui gli stessi parlano a dismisura. Altro tema ricorrente sono le esplosioni inconsulte di violenza, la quale sembra essere l'unico modo per risolvere i problemi.
Ogni loro lavoro costituisce una rilettura personale dei vari generi, in questo caso specifico il noir.
'Blood simple' ci presenta quindi una stramba e memorabile galleria di antieroi, molti dei quali decisamente emblematici della stupidità umana, che ritroveremo in ogni loro opera, anche in quelle meno riuscite.
Dei quattro protagonisti di questo film - Dan Hedaya, Frances McDormand (all'esordio al cinema), John Getz e M. Emmet Walsh - tutti molto bravi, a me è rimasto impresso proprio quest'ultimo nel ruolo dell'infido detective destinato ad una fine a dir poco beffarda.
Anche se il film è firmato unicamente da Joel, in realtà la regia è a quattro mani, essendo Ethan non accreditato: inizieranno ad esserlo entrambi a partire da 'Ladykillers', non so se semplicemente per un vezzo o per qualche altro motivo. Voto: 8.
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