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I figli di nessuno

Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film

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La recensione su I figli di nessuno

di bradipo68
8 stelle

Mi mancano da vedere i film della premiata ditta Matarazzo/Nazzari/Sanson ,avevo solo notizie di seconda mano da mia madre che li ha visti tutti o quasi al cinema e conoscendomi,non ritenendoli consoni al mio gusto cinematografico avevo preferito soprassedere.Ma ora non è piu'tempo di soprassedere ma di toccare con mano tutto il rimescolamento interno sentimentale che questi film provocarono nelle orde di spettatori che accorrevano numerosissimi a vederli e ,parole di mia madre,giudicavano la bellezza del film in base agli sforzi produttivi dei propri canali lacrimali sollecitati in maniera barbara alla bisogna.Non c'è dubbio che sono film che piu'che colpire l'intelletto colpiscono senza pieta'le viscere.A vederli con gli occhi di oggi forse invece di piangere si sorride ma a parte i risvolti fantascientifici della storia(io credo che sia veramente impossibile che il destino si accanisca cosi',avere dosi industriali di sfiga cosi'massicce e devastanti)c'è da rimanere a bocca aperta per le capacita'registiche e per la superba messa in scena che caratterizza questo film.La storia rasenta il delirio del melodramma lacrimevole:conte ama,ricambiato,figlia del custode della propria cava di pietra osteggiato dalla madre e dal di lei fido scagnozzo:lettere nascoste,telefonate negate,un alluvione che sembra averla uccisa(almeno cosi'credono tutti),lei si salva invece,un figlio(del conte) che nasce e alleva,poi lo scagnozzo della(mancata)suocera da'fuoco alla casa dove era il pargolo,lo rapisce e lo porta in un collegio,lei che crede il figlio morto si fa suora,lui che non sa nulla inevitabilmente si sposa con un altra che gli dona una figlia,scopre di avere un figlio ma il piccolo per salvarlo viene colpito da una pioggia di detriti nella cava e muore tra le braccia di mamma e papa'riuniti attorno al suo capezzale.Bisogna solo ammirare il lavoro di Matarazzo per rendere digeribile codesta materia cinematografica e non sfugge neanche una non troppo velata critica ai ceti piu'abbienti che,con la loro pinguedine monetaria,riescono a ottenere tutto quello che vogliono.Il finale è da antologia:piu'di dieci minuti attorno al letto di questo povero bambino agonizzante con tutta una serie di gesti altamente ricattatori per i canali lacrimali di cui sopra:la riunione della famiglia,una catenina regalata dalla sorellina,la domanda "tu giocherai sempre con me vero?",il padre che gli dice che vivranno insieme,la madre che pinge indefessa sulle proprie sventure e questo poverino che regge l'anima con i denti a favore di camera che esala tra lacrime e sospiri l'ultimo respiro.Scommetto che al cinema un finale di questo genere scateno'un'esondazione di lacrime proprio per la pervicacia nello stimolare lo spettatore e nel cercare di provocarne una reazione di commozione.Altamente ricattatorio ma alla fine ha un che di emozionante,è un melodramma a nervi scoperti in cui niente è lasciato all'immaginazione e nessuna notizia spiacevole è nascosta o tenuta fuori campo.L'archetipo delle moderne soap in cui succede veramente di tutto infischiandone di dare almeno un alone di somiglianza con la realta'.E'tutto inesorabilmente a favore di camera,si colpisce intenzionalmente sotto la cintura,tutto da piangere ma una volta tanto non nel senso deteriore del termine....

Su Amedeo Nazzari

ancora non riesco a spiegarne l'indubbia grandezza...

Su Yvonne Sanson

matronale ma con un che di virgineo che si sottrae a sguardi indiscreti

Su Françoise Rosay

una vera e propria strega delle fiabe

Su Folco Lulli

uno scagnozzo che non sconosce morale.Bravissimo

Su Raffaello Matarazzo

tecnicamente è veramente un gran regista

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