Regia di Michel Gondry vedi scheda film
Il pregio maggiore del film è secondo me la descrizione del senso di impotente sbalordimento che avvolge il protagonista alla fine di un amore, accompagnata dall'incapacità di darsi una vera spiegazione. Per il resto, siamo davanti ad una storia sentimentale come tante altre, raccontata con salti temporali, che dovrebbero essere temporizzati con le colorite acconciature della protagonista, che non a caso gli autori sentono il bisogno di rimpolpare con un intrico di altre relazioni sentimentali tutte imperniate sulla compagnia che ha inventato il procedimento di resettazione degli ex.
In sostanza, a parer mio, siamo lontani dalle cinque stelline attribuite dal nostro sito e si resta lontani dall'inventiva e dall'originalità di Essere John Malkovich, anch'esso prodotto della penna dello sceneggiatore Charlie Kaufman.
Quanto agli attori, non si possono muover loro critiche: Carrey mi piace più da serio che da buffone, la Winslet, sebbene legata al personaggio femminile del Titanic, rende bene la personalità schizofrenica della sua Clementine, mentre si rivede con piacere (nella parte del capo della Lacuna) il Tom Wilkinson che già fu apprezzato in Full Monty.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta