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Se mi lasci ti cancello

Regia di Michel Gondry vedi scheda film

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La recensione su Se mi lasci ti cancello

di YellowBastard
8 stelle

Il lungometraggio d’esordio del regista francese fu a un passo dall’arenarsi quando la coppia Michael Gondry & Charlie Kaufman, rispettivamente regista e sceneggiatore del film, vide al cinema Memento di Christopher Nolan notando come alcuni elementi della pellicola (il tema della memoria, la narrazione all’inverso) ritornassero prepotentemente nel loro soggetto.

Per fortuna decisero comunque di proseguirne i lavori ed Eternal sunshine of the spotless mind, distribuito in Italia con il a dir poco discutibile titolo di Se mi lasci, ti cancello, contenutisticamente (forse) anche corretto ma che ne altera completamente il signiificato, uscì infine nel 2004 e, grazie anche al suo stile così intenso e all’originalissimo impianto visivo, a vincere l’Oscar per la miglior sceneggiatura e due BAFTA, sempre per la miglior sceneggiatura e per il miglior montaggio.

 

Se mi lasci ti cancello - Wikipedia

 

Fondamentalmente una commedia romantica che lega sia la sua parte brillante che quella drammatica a elementi propri invece della science fiction per un lavoro sorprendentemente originale, specie in un cinema prettamente asfittico e stereotipato come quello di inizio millennio, e alla cui base di tutto c’è un copione firmato dallo Charlie Kaufman, conosciuto dal regista qualche anno prima, e sebbene l’idea non sia originalissima (sono dell’anno prima il modesto Paycheck, nonostante la regia di John Woo, e il moderatamente simpatico 50 volte il primo bacio con la coppia Adam Sandler & Drew Barrymore) nelle mani di Kaufman diventa lo spunto per la rielaborazione di un rapporto affettivo.

 

Lo sceneggiatore Charlie Kaufman salì alla ribalta delle cronache nel 1999 come autore dello script di Essere John Malkovich, per la regia di Spike Jonze (altro debuttante all’epoca) e prodotto dal Michael Stipe dei R.E.M., un film indie apprezzatissimo sia dalla critica che dal pubblico, connubio abbastanza raro nel cinema, e che in questo nuovo lavoro parte dall’idea fantasiosa (e da un soggetto originale di un altro amico del regista, Pierre Bismuth) di un uomo che trova un carteggio in cui gli si chiede cortesemente di non parlare più di una determinata relazione perché i ricordi dell’altro sono stati cancellati.

 

La pellicola quindi ci parla dell’amore ma partendo da una prospettiva piuttosto insolita e la più dolorosa: la sua fine, e se è vero che l’amore non sia necessariamente eterno è altrettanto vero che non è il “per sempre” la cosa più importante e che, come essere umani, è qualcosa di cui non possiamo fare a meno, anche quando sappiamo che potrebbe finire da un momento all’altro.

Kaufman però non si limita a soffermarsi sula coppia protagonista e costruisce ulteriori sottotrame che ben si innescano nel racconto pur rischiando, rallentandone la narrazione, di disperderne il potenziale emotivo in troppi personaggi.

 

Se mi lasci ti cancello (2004) -

 

Eternal Sunshine è infatti un film in puro stile Kaufman: cervellotico, spiazzante e intricato a cui si aggiunge, completandosi, lo stile teneramente surreale, quasi illusionistico, di Gondry per un piccolo gioiellino architettonico che sbalordisce e seduce.

La composizione di una cronologia alterata degli eventi coinvolge fin da subito lo spettatore in una ricerca sensoriale/emotiva che non arriverà a compimento se non alla fine del film, per uno sforzo mentale del pubblico che richiama quello del protagonista, chiamato a rimettere ordine, nel tentativo di evitarne il cancellamento, a dei ricordi sconclusionati che riprendono esattamente quanto viene rivelato al pubblico.

 

E la circolarità del racconto, con il film che finisce dove era cominciato, con il prologo che si rivela (quasi) il finale, e una coda che rivela il destino dei protagonisti, e la struttura a puzzle, una consuetudine del regista come anche una stratificazione dei livelli narrativi, con due distinti filoni (il percorso mentale di Joel e la notte trascorsa in casa sua, mentre è addormentato, dai membri della Lacuna Inc.) che si alternano, sconfinandosi a vicenda e ripercuotendosi tra loro, alterando il percorso di ognuno di loro.

 

Eternal Sunshine of the Spotless Mind (2004) - Film Movie'n'co

 

Inoltre, il regista, oltre all’aspetto strutturale e visivo, si dimostra abile direttore di attori, piegando la straordinaria, dolentissima maschera di un perfetto Jim Carrey ai propri bisogni e passando per la lunatica ma bravissima Kate Winslet e al (freschissimo) ex-Frodo Elijah Wood proseguendo poi con Kirsten Dunst, Tom Wilkinson e il bravissimo Mark Ruffalo, camaleontico come al solito.

 

VOTO: 8

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