Regia di Fatih Akin vedi scheda film
Le radici e la tradizione da una parte, la modernità e il desiderio di libertà dall'altra. In mezzo: un Muro di solitudine e conflitti interiori che sovrasta e annichilisce. Ma schiantandovici contro o scardinandolo al prezzo del proprio sangue, qualche barlume di speranza e di conquista esiste. Straordinaria forza Fatih Akin, porta in scena una storia dura, non scevra di difetti ma di indubbio impatto e ben recitata. Sibell è vera, scura, priva di mezze misure, un'icona (donna d'oggi) interculturale da pelle d'oca; sopravviverà a costi altissimi. Cahit è maschio disilluso, segnato dalla vita, beone, reietto, violento e infin redento, ma col treno buono perso per sempre. Turchia e Germania, occidente e medioriente, materialismo e usanze religiose (e retrogrado maschilismo sociale), droga sesso e alcool come grimaldelli per sfondar porte aprirsi possibilità illusioni effimeri orizzonti. Sempre e comunque per andare al di là del Muro. All'ombra del proprio cuore, perchè la storia è anche e soprattutto un percorso di affetti, e al ritmo di una colonna sonora efficace e significativa, i due protagonisti rimarranno indelebilmente legati per sempre. Sincero e viscerale.
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