Regia di Fernando di Leo vedi scheda film
Siamo nella sezione 'nobile' del poliziottesco, ovvero il poliziesco all'italiana che fra gli anni '70 ed i primi '80 imperversò sui nostri schermi, quella parte che predilige la costruzione narrativa e l'azione al comico ed al sexy, che pure affiorano qua e là in questo La mala ordina. Trame, dialoghi e personaggi soffrono di un approccio grossolano che genera davvero tanta noia e non rende giustizia ad un regista pur dotato come Di Leo sicuramente era; qui c'è comunque da segnalare un ottimo cast, con Celi, Fabrizi, la Koscina e la Coluzzi attorno ai soliti (per il genere) Adorf (il protagonista, Canali), Silva e - già meno solito - Strode (i due killer). Mitologia demenziale la scena in cui Adorf sfonda il parabrezza di un furgone in corsa a testate; altrettanto curioso è l'aneddoto di Tarantino che costruisce i personaggi di Jackson e Travolta in Pulp fiction ispirandosi a quelli di Strode e Silva. Musiche di Armando Trovajoli, notevoli come spesso accade in questo filone cinematografico.
Un boss americano mette due killer sulle tracce di un magnaccia italiano, Luca Canali, sospettato di averlo truffato su una grossa partita di eroina. Canali, in realtà innocente, vede pure uccidersi moglie e figlia, ma prepara una feroce vendetta.
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