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La mala ordina

Regia di Fernando di Leo vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su La mala ordina

di Paul Hackett
8 stelle

Già splendido comprimario in "Milano Calibro 9", lo svizzero Mario Adorf viene "promosso" a protagonista da Fernando Di Leo per "La Mala ordina", eccellente noir italiano incentrato sulle peripezie del magnaccia Luca Canali, perseguitato dagli emissari di un boss che vuole farlo fuori. Il film del regista pugliese è teso e bellissimo, con momenti estremamente crudi e violenti che convivono in maniera destabilizzante e (apparentemente) incongrua con passaggi quasi comici. Mario Adorf giganteggia in un'interpretazione eccezionale e anche il cast di contorno è davvero eccellente, con Adolfo Celi, Sylva Koscina, la bella e sensualissima Femi Benussi e gli strepitosi Henry Silva e Woody Strode nel ruolo di due crudelissimi killer. A proposito di questi ultimi, da notare un dettaglio sfuggito a molti: i personaggi di John Travolta e Samuel L. Jackson nel celeberrimo "Pulp Fiction" di Quentin Tarantino, sono chiaramente modellati sull'interpretazione di Silva e Strode (le similitudini sono evidenti: due assassini, un nero serio e glaciale, un bianco donnaiolo e scanzonato), ennesima dimostrazione di quanto il regista italo-americano abbia attinto dall'immaginario del cinema italiano di genere degli anni '70. E pensare che la critica italiana ha sempre massacrato il cosiddetto poliziottesco... quanta miopia culturale! In definitiva "La mala ordina" è un piccolo capolavoro, voto decisamente positivo.

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