Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
Ispirato all'omonimo fumetto di Mike Mignola, in particolare Hellboy: Il Seme della Distruzione (Hellboy: Seed of Destruction), non posso giudicarne la fedeltà rispetto a del materiale originale che non conosco, ma sono almeno in grado di confrontarlo con il suo seguito, Hellboy II - The Golden Army (2008). Addirittura li ho veduti in ordine inverso e posso dunque confermare, per esperienza personale, che non è affatto necessario rispettarne la sequenza, in quanto narrano avventure piuttosto indipendenti fra loro e risultano ben comprensibili anche l'uno separato dall'altro. Inoltre, non ho mai riscontrato una sostanziale diversità nella qualità delle due opere, contrariamente al pensiero dominante, di solito avvezzo ad annichilire il primo e osannare il secondo.
Di certo non è un film "impegnato", eppure mi pare abbia tutti gli ingredienti per essere considerato un discreto esemplare di avventura e azione in chiave fantasy. Ha dei solidi elementi mistici e una buona atmosfera, sia nei toni che nell'estetica. Non tutti i personaggi saranno ben approfonditi, è vero, ma almeno i tre principali formano una bella compagnia affiatata, sanno divertire quando serve, mantenendo vivo l'interesse e il coinvolgimento. Hellboy (Ron Perlman) è, per forza di cose, il vero pilastro portante. Quanto entra in azione lui, il tutto guadagna sapore e convinzione, bisogna ammetterlo. Ma non dispiacciono pure Liz Sherman (Selma Blair) e Abe Sapien (Doug Jones), la prima per il tocco da "dramma" e il secondo nel suo contendersi con il protagonista il ruolo di capo comico per le migliori battute.
La storia non è poi così banale o priva di verve, secondo me. E presenta una valida variazione sul tema, con un eroe che finalmente non è il belloccio e il da tutti amato di turno. Dal punto di vista tecnico, infine, il film è di sicuro valore, almeno per l'epoca. In sostanza, a mio avviso è ingiustamente sottovalutato e bistrattato. Il mio voto è 3,5/5.
Nato dalle fiamme dell'inferno durante la Seconda Guerra Mondiale, Hellboy è stato chiamato sulla Terra, a commettere il male, dal malefico Grigori Rasputin. Destinato ad essere il presagio vivente dell'Apocalisse, Hellboy è stato salvato dal professor Broom, capo delle forze alleate e fondatore dell'Ufficio segreto per la ricerca sul paranormale e la difesa, il B.P.R.D.. Il professore lo ha allevato come un figlio e lo ha aiutato a sviluppare i suoi straordinari poteri paranormali. Nonostante le sue origini oscure, Hellboy è diventato così un'incredibile forza del bene, in lotta contro le entità malvagie che minacciano il mondo.
Escluderei che questo possa essere considerato fra i migliori lavori di Marco Beltrami, perché le musiche ben accompagnano il film, ma in seguito nessuna di esse rimarrà davvero nel cuore.
Non saprei. Non avendo grandi aspettative, sono rimasto soddisfatto.
Ha un gusto estetico e una passione fantasy che risaltano subito agli occhi. Visionario e vivace.
Perfetto e calato nella parte del personaggio principale, Hellboy, in maniera assai convincente. Bravo.
Adatta al ruolo di Elizabeth "Liz" Sherman, fidanzata pirocinetica.
Tom Manning, il superiore della squadra, senza infamia e senza lode.
Grigori Efimovich Rasputin, ossia il cattivo, senza gran originalità.
Un discreto John Thaddeus Myers, giovane agente dell'FBI.
Il mutante acquatico Abraham "Abe" Sapien, l'intellettuale del gruppo. Simpatico.
Trevor "Broom" Bruttenholm, il classico mentore e padre adottivo del protagonista.
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