Regia di William A. Seiter vedi scheda film
Laurel & Hardy nel loro capolavoro assoluto, uno sfrenato ed esilarante gioiello di ritmo e comicità irresistibili. "I figli del deserto" è il nome della loggia segreta di cui i due protagonisti sono soci: per presenziare alla riunione annuale di Chicago, dovendo architettare una scusa per le mogli, si inventano una malattia e fingono un viaggio curativo al sole di Honolulu. Ma, naturalmente, qualcosa va storto: questo è solo l'incipit di uno scatenato carosello di gag scoppiettanti e sequenze memorabili (basterebbe solo osservare il volto di Laurel mentre mangia le mele, di cera, preparate dalla moglie), governate dalla regia sapiente di William A. Seiter e da uno script impeccabile, che graffia con amabili punture di spillo la sacralità del matrimonio. E con uno straordinario cast di comprimari (tra cui svettano l'ottimo Charley Chase e le scatenate Mae Busch e Dorothy Christy) e, soprattutto, la mitica Honolulu Baby in colonna sonora.
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