Regia di Jean Delannoy vedi scheda film
Primo di tre film con Jean Gabin nei panni del commissario inventato da Georges Simenon,divenuto poi il riferimento principale della rappresentazione dell'investigatore transalpino,oltre all'altra,parallela e venuta fuori un pò più tardi,di Gino Cervi negli sceneggiati Rai,"Il commissario Maigret" è tratto,naturalmente,da un romanzo della serie,e vede Maigret sulle tracce di un assassino che uccide donne che passeggiano di notte per strada,rientrando da un'uscita serale.Il film,ben costruito nelle psicologie e nella rappresentazione,abbastanza audace per quanto riguarda motivazioni dell'omicida ed implicazioni psicanalitiche,è piacevole,ben tagliato a livello di montaggio e dialoghi,con un protagonista carismatico,che qui recita "in levare",giocando di sottrazione,mettendosi addosso il personaggio letterario con proprietà e aderenza,allo stesso tempo vestendo di sè un carattere già celebre e adeguato alla propria recitazione ed al proprio approccio.Una fotografia che dispensa bene il divario tra luce ed ombra,alcuni inserti ironici che non difettano (l'uomo preso nel sonno che continua a dormire in commissariato...),e una già notevole Annie Girardot.Simenon era contento della trasposizione,ed aveva ragione.
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