Parigi, 1957: nei giorni successivi all'uccisione di una donna in Place des Vosges, altri tre cadaveri femminili vengono ritrovati in punti diversi della città. Le modalità sono le medesime: l'assassino ha infierito sulle vittime pugnalandole con violenza. La polizia giudiziaria è in scacco, ma il commissario Jules Maigret ha un'intuizione: certo di solleticare la suscettibilità del colpevole, dichiara di aver già proceduto al suo arresto per spingerlo a venire allo scoperto...
Note
La "prima volta" di Gabin nei panni di Maigret rende alla perfezione la goffaggine e la "carnalità" del celeberrimo personaggio creato da Georges Simenon.
Un pericoloso serial killer lancia una sfida aperta al commissario Simenon. L'esito è facilmente prevedibile ma in mezzo c'è tutto il resto: un grande Jean Gabin.
Nonostante l'età, che si sente soprattutto nel doppiaggio, il film offre una tensione psicologica e un approccio "moderno" ancora apprezzabile.
Voto: 7
Buon giallo, che si segue con attenzione. Grande, come sempre, Gabin. Anche se credo che se dietro la macchina da presa ci fosse stato un Melville o un Becker il film farebbe faville.
Lo stesso Georges Simenon ebbe a dire che Jean Gabin era l’attore che più si avvicinava al celebre commissario Maigret per come lo aveva immaginato. Un’opinione ovviamente autorevole e che condivido, anche se i buoni interpreti del personaggio non mancano, dall’italiano Gino Cervi a Jean Richard (interprete di una serie splendida serie televisiva dal 1967 al 1990,… leggi tutto
Il primo commissario Maigret al cinema, con un'ottima sceneggiatura di Audiard, che ha curato anche i dialoghi. Un Gabin misurato, ben guidato da Delannoy, con cui ha lavorato dievrse altre volte: perchè è un grande attore, ma diverse volte è in preda a dei manierismi, tipicamente francesi, che lo sminuiscono. E' un Maigret lontano dal nostro Cervi, che forse ha colpito giusto, come ha detto… leggi tutto
Malgrado le numerose puntate viste con protagonista Gino Cervi, il primo impatto con Jean Gabin è stato fulminante. Il ruolo sembra scritto per lui, l'attore incarna perfettamente la grande umanità e le piccole manie del personaggio letterario. Non che Cervi non fosse all'altezza ma diciamo che a fare la differenza probabilmente è l'impatto fisico, la presenza scenica oltre…
Se avessi visto prima la data di uscita del film (i.e. 1958), probabilmente non l'avrei neppure iniziato. E avrei fatto male! Nonostante l'età, che si sente soprattutto nel doppiaggio, il film offre una tensione psicologica e un approccio "moderno" ancora apprezzabile. E, per una volta, fa piacere che il protagonista sia un uomo normale, con una moglie e una comunissima vita borghese,…
Lo stesso Georges Simenon ebbe a dire che Jean Gabin era l’attore che più si avvicinava al celebre commissario Maigret per come lo aveva immaginato. Un’opinione ovviamente autorevole e che condivido, anche se i buoni interpreti del personaggio non mancano, dall’italiano Gino Cervi a Jean Richard (interprete di una serie splendida serie televisiva dal 1967 al 1990,…
Primo di tre film con Jean Gabin nei panni del commissario inventato da Georges Simenon,divenuto poi il riferimento principale della rappresentazione dell'investigatore transalpino,oltre all'altra,parallela e venuta fuori un pò più tardi,di Gino Cervi negli sceneggiati Rai,"Il commissario Maigret" è tratto,naturalmente,da un romanzo della serie,e vede Maigret sulle tracce di un assassino che…
Chapeau alla folla di Parigini che, oggi, hanno reso omaggio ad una grande attrice. Erano proprio tanti. Tra loro, ho riconosciuto i volti di Jean-Pierre Marielle, Alain Delon, Mireille Darc, Jane Birkin...…
Ascoltavo Broccoli, oggi pomeriggio, mentre parlava di Maigret e di Tenco e del 1967, quando il cantante si suicidò a Sanremo dopo l'esclusione. Ricordo quell'anno: era l'ultimo prima di quelli di piombo,…
Probabilmente il miglior film sul personaggio creato da Simenon, lui stesso entusiasta di vedere Gabin impersonare la sua creatura. Difatti l’attore copre veramente l’ennesimo ruolo memorabile della sua carriera, interpretando un Maigret paterno e bastardo allo stesso tempo in una vicenda torbida piena di repressioni sessuali e di scheletri negli armadi borghesi. Occhio alla sequenza dove…
La prima volta sul grande schermo del Maigret forse più famoso,quello impersonato dal mai dimenticato Jean Gabin.Scelta approvata dallo stesso Simenon che vedeva in Gabin la perfetta visualizzazione dell'ostentata normalità dell'uomo Maigret.Gabin adersce anima e corpo al personaggio di un commissario abituato ad usare il buon senso,con uno spiccato senso dell'umanità ma…
Il primo commissario Maigret al cinema, con un'ottima sceneggiatura di Audiard, che ha curato anche i dialoghi. Un Gabin misurato, ben guidato da Delannoy, con cui ha lavorato dievrse altre volte: perchè è un grande attore, ma diverse volte è in preda a dei manierismi, tipicamente francesi, che lo sminuiscono. E' un Maigret lontano dal nostro Cervi, che forse ha colpito giusto, come ha detto…
Voto 6,5. Non sono un appassionato del personaggio di Simenon, quindi non sono il più adatto a giudicare il valore della trasposizione. A prescindere dal raffronto letterario, il film è discreto; eccellente Jean Gabin, e tutti gli altri attori sono comunque adeguati a sostenere le psicologie dei rispettivi personaggi.
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Commenti (5) vedi tutti
Un pericoloso serial killer lancia una sfida aperta al commissario Simenon. L'esito è facilmente prevedibile ma in mezzo c'è tutto il resto: un grande Jean Gabin.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloNonostante l'età, che si sente soprattutto nel doppiaggio, il film offre una tensione psicologica e un approccio "moderno" ancora apprezzabile. Voto: 7
leggi la recensione completa di andenko2 ore di noia assoluta per quanto mi riguarda.
commento di moviemanIl primo dei tre "Maigret" interpretati da Jean Gabin. Un classico che non invecchia.
leggi la recensione completa di hupp2000Buon giallo, che si segue con attenzione. Grande, come sempre, Gabin. Anche se credo che se dietro la macchina da presa ci fosse stato un Melville o un Becker il film farebbe faville.
commento di teaestefano