Nanni Vitali, bello e folle, è a capo di una banda di evasi che torna a seminare terrore dopo un periodo in carcere. Il commissario Giulio Santini cerca di fermare la straripante violenza della belva, accecato dalla sete di vendetta verso coloro che l'hanno tradito.
Modesto dramma dalle tinte poliziesche ripescato a casaccio, dal profondo del calderone dei titoli dimenticati, da Quentin Tarantino. Sulla falsariga di un genere molto in voga nel periodo (Anni '70), Grieco realizza un'anonima copia di "Milano odia: la polizia non può sparare", portando sullo schermo l'ennesimo cattivone senz'anima.
Evaso dal carcere con tre complici, il criminale Nanni Vitali (Helmut Berger) decide di vendicarsi uccidendo Barbareschi (Ezio Marano) - testimone e collaboratore con la polizia, responsabile della sua cattura - sequestrando poi la sua compagna Giuliana (Marisa Mell). Quindi decide di rimettersi in attività, pianificando un furto nella fabbrica gestita dal padre di… leggi tutto
Come tematiche è molto simile ma non si puo'precisamente ascrivere al genere poliziottesco tanto in voga in quegli anni(questa è una sorta di partita tra commissario e malvivente psicopatico),l'estetica invece è quella classica del genere,con tutti i suoi pregi e i suoi difetti.La recitazione di Helmut Berger è totalmente fuori controllo,mentre Harrison cui è riservato il personaggio del… leggi tutto
Film assolutamente particolare che fa della violenza l'unica sua vera trama ed anima. La sceneggiatura non è solida, gli attori non sempre all'altezza ma questo film merita comunque una visione perché vive di vita propria. L'azione è pura, nel senso che non ha interruzioni di sorta e la violenza onnipresente e spesso gratuita, il che fa di questa pellicola un manifesto della criminalità… leggi tutto
Evaso dal carcere con tre complici, il criminale Nanni Vitali (Helmut Berger) decide di vendicarsi uccidendo Barbareschi (Ezio Marano) - testimone e collaboratore con la polizia, responsabile della sua cattura - sequestrando poi la sua compagna Giuliana (Marisa Mell). Quindi decide di rimettersi in attività, pianificando un furto nella fabbrica gestita dal padre di…
“La Belva col mitra” in questione è Helmut Berger, attore adorato da Visconti e specializzato in ruoli borderline. In questo poliziesco violento e dozzinale, definito da lui stesso un filmaccio, riesumato grazie alla citazione di Tarantino in “Jackie Brown”, l’attore austriaco riempie la scena nei panni di Nanni Vitali. Evaso dal carcere con la sua banda…
Accidenti Helmut Berger fa venire la pelle d'oca............... Per chi ha nostalgia dei polizieschi anni 70 questo film è assolutamente da non perdere,in più la colonna sonora di Umberto Smaila è sublime!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Solamente nel primo quarto d'ora assistiamo a sanguinolenti omicidi, auto che rotolano in fiamme, una spettacolare evasione e, per concludere in gloria, ecco anche uno stupro. Ma se attendiamo un'altra manciata di minuti arriverà anche l'uomo sepolto vivo e annegato nella calce; a completare il quadretto edificante, la sceneggiatura scritta dallo stesso regista sfodera una serie di dialoghi da…
Film assolutamente particolare che fa della violenza l'unica sua vera trama ed anima. La sceneggiatura non è solida, gli attori non sempre all'altezza ma questo film merita comunque una visione perché vive di vita propria. L'azione è pura, nel senso che non ha interruzioni di sorta e la violenza onnipresente e spesso gratuita, il che fa di questa pellicola un manifesto della criminalità…
Direi un gran bel film poliziesco nudo e crudo pieno di azione, tensione e soprattutto violento (impressionante la scena della calce). Come al solito le coreografie sono ben fatte e la trama risulta leggermente diversa dal solito. Anche la colonna sonora di Umberto Smaila è molto bella
Insolita cornice marchigiana per un vero e proprio cult del poliziottesco, teso, violento e adrenalinico. Alla sua ultima regia, Grieco dirige con notevole energia le numerose sequenze d’azione (utilizzando anche le immagini rallentate nei momenti topici) e, grazie al suo mestiere, tiene in piedi una sceneggiatura (da lui stesso scritta) a tratti scricchiolante. Buono il cast di contorno con…
Insolita cornice marchigiana per un vero e proprio cult del poliziottesco, teso, violento e adrenalinico. Alla sua ultima regia, Grieco dirige con notevole energia le numerose sequenze d’azione (utilizzando anche le immagini rallentate nei momenti topici) e, grazie al suo mestiere, tiene in piedi una sceneggiatura (da lui stesso scritta) a tratti scricchiolante. Buono il cast di contorno con…
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Commenti (3) vedi tutti
Modesto dramma dalle tinte poliziesche ripescato a casaccio, dal profondo del calderone dei titoli dimenticati, da Quentin Tarantino. Sulla falsariga di un genere molto in voga nel periodo (Anni '70), Grieco realizza un'anonima copia di "Milano odia: la polizia non può sparare", portando sullo schermo l'ennesimo cattivone senz'anima.
leggi la recensione completa di undyingFigli e figliastri di Arancia Meccanica.
commento di moviemanUn film con un discreto ritmo:non e' propriamente un poliziesco.
commento di Il Fede