Regia di Giuseppe Piccioni vedi scheda film
Bisogna "affidarsi" alla trama con una certa pazienza nei primi 20 min del film. La trama si accende lentamente, una fiammella, da qui il ritmo è coinvolgente. Il cuore del film è nell'intreccio a tratti confondente tra recitato e vissuto: è giusto che le vicende si abbraccino, si confondano, stupiscano. E' l'intento del regista. E' l'intensificazione di un sentimento. E' colore, tanto colore in più. Un film mai scontato, neppure nie dettagli
Lui attore di recente successo, ma vive senza profondità ogni rapporto umano. Distaccato e disilluso, un pugno di sentimenti forti solo in potenza. Lei è l'attrice che sta "sorgendo", scoprendosi e lasciandosi scoprire interamente, anche troppo, nella sua vulnerabilità, attraversa accanto a Stefano-Lo Cascio ogni scena sul set con la forza della sua stessa vita a tratti tormentata, la stessa forza che coinvolgerà e scoinvolgerà gli occhi impazienti, ma immobili di Lui.
*Amami ancora* di Gianna Nannini in Finale è il profumo giusto sui colori giusti.
Dolcissimo il modo con cui la sua voce distilla parole. All'altezza di Lo Cascio decisamente. Nel ruolo giusto.
Credo abbia faticato nel dosare distacco e coinvolgimento, abituato ad affogare nell'intensità diogni scena. Un film che lo ha messo alla prova, lo ha "invitato" a colorarsi di qualche spiacevole tratto d'ambivalenza e persino di cinismo. Un ruolo non proprio affine al solito Lo Cascio. Ma...quanto è stato bravo. Mai deludente. Mai.
Bravo nel sostenere simili intrecci. Bravo nel cogliere i tratti di intensità nei visi e nelle cose. Un film nel film non è facile impresa. Quindi un impresa che basta a se stessa, basta a porre "alla giusta altezza" questo film. Se ci fosse stata qualche scena in più ad alto contenuto simbolico, evocativa ecco...avrei gradito [ splendida ad ogni modo quella in finale: il taglio dei capelli di Lei alla fine delle riprese]
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