Laura, trentenne, viene scelta come protagonista per girare un film in costume ambientato nell'800 che narra di una sfortunata storia d'amore. Conosce così Stefano, un affermato attore che torna a recitare dopo un insuccesso. Tra i due nasce una relazione che ripercorre la storia recitata sul set...
Note
La cinepresa intimista dell'autore marchigiano è, come sempre, a suo agio nel territorio dell'interiorità. Ma è evidente che il gioco seduttivo, questa volta, giri troppo su stesso, eliminando il mondo e l'universo maschile (persino il bravo Luigi Lo Cascio risulta sottotono), a favore di un'attrice e di una donna verso le quali il regista aveva già dato e illuminato. Una vita che vorrebbe ma non può (forse) e non riesce come immaginato. Un film che conferma l'attrazione fatale della macchina da presa nei confronti della Ceccarelli e che tuttavia poco emoziona, come un mélo dimenticato per troppo tempo nel freezer.
Si riforma la triade Piccioni-LoCascio-Ceccarelli ed ancotra una volta il cinema italiano ne guadagna… gli attori sono proprio bravi (anche se LoCascio mi sembra sempre più moscio e svogliato…) e la storia perfetta nei tempi…
Intenso, emozionante, recitato discretamente e formalmente ineccepibile, ma il finale cosi' retorico rovina davvero tutto, e ti lascia dentro la sensazione che alla fine tutto sia suonato falso: peccato.
Il cinema che parla del cinema. Gli alti e i bassi di una relazione sentimentale. Le due tracce - forse banalizzate, ma bene o male sono queste - da cui parte La vita che vorrei non splendono certo per fantasia; tuttavia è il modo in cui Piccioni (anche sceneggiatore, insieme a Gualtiero Rosella, già collaboratore in passato, e a Linda Ferri) le fa intersecare, che rende l'opera… leggi tutto
Film visto da pochissimi, che non ha entusiasmato la critica. Film per pochi, però se come a me piacciono Lo Cascio e Ceccarelli lo troverete molto bello. Pieno di primi piani, se non primissimi, scritto da dio, ha un suo giusto ritmo. Film pisicologico, non per tutti, ma decisamente bello. leggi tutto
"Metacinema a tutti gli effetti dunque, con un film nel film, attori due volte attori e noi doppiamente spettatori, chiamati in causa in un gioco alternato di ambiguità e risonanze…" leggiamo su FilmUp: ma lo avevamo già visto ventitré anni fa ne La donna del tenente francese, e lì c'erano Meryl Streep e Jeremy Irons (e scusate se è poco…). La Ceccarelli e Lo Cascio non sembrano invece… leggi tutto
Bah insomma, stilare una classifica dei preferiti non è mai più di un gioco; per ora ho tirato fuori i primi titoli che mi son venuti in mente, pare sia un metodo psicologicamente valido. OK, dopo i primi…
Cinema cannibale, che si nutre di se stesso. Cinema che racconta il cinema, che mostra il cinema, che mostra il farsi del cinema. Storie contenute dentro a storie che parlano di storie che si riferiscono a storie....…
Vorrei che Herzog facesse un nuovo bel film, che riscattasse l'ultimo. Vorrei che Roman Polanski mi raccontasse cosa è successo veramente trent'anni fa alla festa di Jack Nicholson. Vorrei che Carlo Verdone…
Il cinema che parla del cinema. Gli alti e i bassi di una relazione sentimentale. Le due tracce - forse banalizzate, ma bene o male sono queste - da cui parte La vita che vorrei non splendono certo per fantasia; tuttavia è il modo in cui Piccioni (anche sceneggiatore, insieme a Gualtiero Rosella, già collaboratore in passato, e a Linda Ferri) le fa intersecare, che rende l'opera…
Il film mi è piaciuto molto,ho trovato emozionante la doppia trama che si intreccia tra i due protagonisti e i vari personaggi.I sentimenti della realtà si mischiano con i dialoghi e i costumi della finzione del film che girano,provocando un miscuglio di emozioni e coinvolgimenti molto forti.I protagonisti sono intensi e convincenti,buon "matrimonio" tra Lo Cascio e la Ceccarelli…
La crescente empatia tra due attori si trasforma in una vibrante tensione tra finzione e realtà, e segue poi tutta la parabola del loro amore. Il film ritrae i sentimenti, le fragilità e le debolezze umane dietro le quinte di un teatro di posa. Quello tra i due protagonisti, Stefano e Laura, è uno splendido "paso doble" di vita e recitazione, magistralmente orchestrato da Piccioni. Se…
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Commenti (5) vedi tutti
Insopportabile drammucolo borghese all'italiana da quattro soldi, a questo punto meglio le schifezze di Muccino.
commento di TotororesurrectionMolto carino
commento di primavera63Si riforma la triade Piccioni-LoCascio-Ceccarelli ed ancotra una volta il cinema italiano ne guadagna… gli attori sono proprio bravi (anche se LoCascio mi sembra sempre più moscio e svogliato…) e la storia perfetta nei tempi…
commento di RageAgainstBerluscaIntenso, emozionante, recitato discretamente e formalmente ineccepibile, ma il finale cosi' retorico rovina davvero tutto, e ti lascia dentro la sensazione che alla fine tutto sia suonato falso: peccato.
commento di fefyè un bel film…ma forse l'italia dovrebbe un pò uscire da questi lembi noiosi…
commento di pierrecs