Regia di Frédéric Fonteyne vedi scheda film
E’ anche questa “una relazione privata” (come quella che vide protagonisti Nathalie Baye e Sergi Lopez nel film del 99 presentato al Festival di Venezia)… che invece di consumarsi tra le mura di un albergo si muove tra le pareti domestiche della casa di Gilles ed Elisa. Anni 30, in una remota provincia della Francia: mentre Gilles lavora agli altiforni a volte di giorno, altre di notte, Elisa si occupa dei figli, della casa e vive ogni giorno in attesa che “lui” torni. Victorine, sorella di Elisa, la viene spesso a trovare per giocare con i bambini e dare una mano… ma poi un giorno Elisa (che è di nuovo incinta) viene colta da un’improvvisa sensazione di malessere e mille dubbi e pensieri la assalgono: tra Victorine e Gilles sta accadendo qualcosa! Dramma della gelosia sui generis, thriller romantico eccessivo ed assoluto, La donna di Gilles è un nuovo ritratto di un personaggio femminile forte, unico ed originale nel suo consumarsi e vivere una passione d’amore in modo totalizzante ed egoistico. Il regista Frederic Fonteyne (abile disegnatore di sequenze pittoriche ed oniriche, preciso e sensibile indagatore di moti e stati d’animo ma qui eccessivamente compiaciuto ed oleografico) e la perfetta Emmanuelle Sulle mie labbra Devos - donna di Gilles intensa e straordinaria per imprevedibilità di gesti e sguardi ma sempre azzeccati – tessono così una paradossale ma incisiva trama romantica che nell’eterno e mitico connubio che vede avvinghiati l’uno all’altra l’amore e la morte ripropone il dilemma antico di passioni umane sempre uniche nel loro immoto ripetersi e rinascere.
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