Regia di Frédéric Fonteyne vedi scheda film
Frédéric Fonteyne, autore del virtuosistico Una relazione privata, torna con un altro film sentimentale, ma diversissimo dal precedente. Un racconto sanguigno e pieno di echi letterari, con una bella atmosfera proletaria e provinciale, che ricorda certo cinema degli anni del Fronte Popolare: alla base c’è infatti il romanzo di Madeleine Bourdouxhe, belga come Fonteyne, uscito nel 1937 e appena tradotto in italiano da Adelphi Una storia a tre, le cui dinamiche si chiariscono poco a poco: Gilles (Cornillac), sposato con Elisa (Devos) ha in realtà una relazione con la sorella di lei, Victorine (Smet). Elisa finché può si ostina a chiudere gli occhi. Sarà lui a non sostenere più la situazione, e la situazione precipiterà. Ma mano che l’intreccio si dipana, il film si fa meno interessante (e alcuni azzardi di regia, specie nel finale, sono piuttosto fuori registro); su tutto poi grava un’impressione di estetismo fin troppo sofisticato. Ma si fanno apprezzare la ricostruzione d’epoca, una certa tenuta nella descrizione, brusca e laconica, dei rapporti, i buoni giochi d’attori (in particolare l’intensissima Emmanuelle Devos).
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