Regia di Frédéric Fonteyne vedi scheda film
Bello ed emozionante,con risvolti quasi glaciali,l'opera seconda di Fonteyne è un dramma della gelosia e dell'amour fou,che,se nei temi non è niente di nuovo,colpisce per le atmosfere,per gli ambienti,il ritratto sociale e il dolore che lo accompagna.
Bello script tratto da un bel romanzo,riflette e scandaglia sui sentimenti primari dell'animo umano,l'amore,l'odio,la gelosia e la vendetta,descrivendo l'ambiente provinciale-proletario della Francia di inizio 20 secolo con onestà e coraggio nel dipingere ambienti squallidi e ostili vissuti da personaggi umili,quasi mediocri,che pure sanno accendersi di fronte ai misteri aspri ed alle grandezze folli dell'animo umano.
C'è qualcosa di programmatico,e dunque freddo,nel procedere melò,ma il film sa emozionare e comunicare,
Giovane,bellissimacome un diavolo caduto.
Una specie di Marlon brando della normalità,molto bravo.
Straordinaria,una prova che sa fondere interno ed esterno con splendida espressività.
Sa muovere la mdp con grande abilità e fluidità,sa gestire benissimo un intreccio di grande presa emotiva.sa dipingere sguardi e immagini con occhio lirico e asciutto e sa dirigere attori rendendo sempre grande il gioco attoriale. E un pò controllato e compiaciuto nel gioco dei sentimenti,ma sa affabulare come non molti.
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