Regia di Frédéric Fonteyne vedi scheda film
L’aspetto piu’ affascinante di questo film è l’indagine viscerale sui sentimenti e sulle sensazioni primarie dell’uomo, quelle che non puo’ dominare se non dopo una razionalizzazione forzata: la rabbia, il desiderio, la gelosia, ma anche le senzazioni come caldo,freddo, acqua, fuoco assumono un significato vivido e penetrante… Vengono colte quelle sensazioni e piccolissimi momenti che nella nostra frenetica quotidianità ci vengono spesso sottratti, o ci attraversano senza lasciare alcun segno. Sicuramente la protagonista riesce ad incarnare con efficacia un personaggio difficile da rendere. Straordinaria Emmanuelle Devos, presente quasi in ogni fotogramma, ci fa apparire il mondo cosi’ come lo percepisce. I suoi sguardi, i suoi silenzi il suo dolore, la sua comprensione...un film davvero molto delicato e poetico, e di notevole eleganza. Forse, l’unico difetto del film sta in una esagerazione nella dilatazione dei tempi, a volte palesemente forzata.
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