Regia di Alain Corneau vedi scheda film
“Le cousin” segna il ritorno di Alain Corneau, dopo anni di assenza, nelle sale cinematografiche. Di questo regista gli appassionati del genere noir non potranno dimenticare titoli notevoli come “Police Pyton 357” o “Codice d’onore” e non resteranno delusi da questo film che, con uno stile moderno, ripropone quelle situazioni tipiche del poliziesco d’oltralpe senza però trascurare la lezione del cinema americano e di registi come William Friedkin o Michael Mann. La riuscita dell’opera è dovuta a una regia sicura in grado di coniugare scene d’azione e momenti spesso divertenti affidati ad attori nuovi quali Alain Chabat e Patrick Timsit. A quest’ultimo spetta il ruolo del “cugino”, un informatore della polizia, che stringe un rapporto di collaborazione con il poliziotto in bilico tra il conflittuale e l’amichevole. Nella prima parte si assiste a una serie di episodi su questa collaborazione oltre ad essere illustrati i difficili rapporti tra il poliziotto e la moglie nonché l’inchiesta che il giudice (Marie Trintignant, figlia di Jean Louis, destinata a perire di morte violenta per mano del suo compagno) conduce sulla squadra. In seguito i due fiutano il colpo grosso, ma ci sarà un intoppo che gli costerà caro. Nel complesso un’opera avvincente e di grande talento.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta