Regia di Alain Corneau vedi scheda film
Indubbiamente Corneau ha un tocco molto personale che si fa impercettibilmente strada nel corso dei minuti, avvolgendo lo spettatore e lasciandogli un sapore agrodolce in bocca alla fine del film. Ma qui le atmosfere, pur sapientemente smorzate, sono penalizzate da una messa in scena pedestre e deludente, quasi televisiva. La professionalità non manca (l'uso di attori volutamente fuori ruolo fa parte della strategia insinuante di Corneau), la dinamica narrativa è tenuta sotto controllo (il flic Gérard che diventa complice e amico del dealer Nounours non suona falso) e i momenti di romanticismo finiscono per conquistare. Ma la sensazione è che si debba scendere di un gradino nella scala del gusto per accontentarsi. Piuttosto sciatto e vagamente televisivo sono giudizi che forse calzano meglio al film di un cineasta che nella sua filmografia può vantare almeno un capolavoro assoluto ("Série noire") e un polar cazzutissimo ("Police Python 357").
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta