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Le cousin

Regia di Alain Corneau vedi scheda film

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La recensione su Le cousin

di bradipo68
8 stelle

Un poliziotto di una squadra antidroga davanti alla foto della moglie e delle figlie prende la pistola e apparentemente senza perchè si spara in bocca con il sangue che affresca la parete dietro di lui.
E' il modo brutale in cui Corneau ci accoglie nel suo inferno metropolitano.
Quello che tratteggia in questa affascinante rilettura del genere polar è il rapporto particolare che hanno i poliziotti con i loro informatori,i cugini del titolo.
La squadra a cui apparteneva il poliziotto suicida aveva come informatore lo spacciatore Nounours,etnia araba ma figlie mandate a una scuola privata perchè in quelle pubbliche gira troppa droga.
Nel rapporto con il poliziotto defunto gli era assicurato il 10 % della droga sequestrata grazie alle sue soffiate. Tale quota gli sarà confermata anche da Gerard,subentrato al collega morto nella sua gestione, a costo di notti insonni, pasticche e alcool per lenire i sensi di colpa.
Le cousin racconta di un grosso sequestro di droga ma questa parte della storia è messa sapientemente sullo sfondo pronta a venir fuori prepotentemente solo nel finale.
E'soprattutto la storia del rapporto ispido tra Gerard e Nounours,dei problemi di coscienza di Gerard  e della vita quotidiana di questa squadra di agenti antidroga che sono sotto il tiro di un giudice che sospetta ci sia qualcosa che non vada nella loro gestione dei vari casi.
In effetti questi sono poliziotti abituati a muoversi tra le pieghe della legge e a infrangerla completamente quando si tratta di chiudere qualche operazione.
Una questione di mera convenienza.Preferiscono mettere le mani su grosse partite di droga e dare il 10% della roba sequestrata a Nounours piuttosto che starsene con le mani in mano.

La messa in scena di Courneau ricorda molto da vicino quella iperealistica di Legge 627 di Tavernier ma a differenza di questo,più prettamente documentaristico, si concede divagazioni umoristiche e più squisitamente action con un paio di inseguimenti girati come il dio del bel cinema comanda.
Interessante affidare le due parti principali a due attori che non hanno precisamente il physique du role per sostenerle ma Timsit e Chabat sono eccellenti nel far dimenticare questa stranezza.
Le cousin è un'altra felice incursione di Courneau nel mondo a tinte fosche del polar dopo i felicissimi esiti di Serie Noir(Il fascino del delitto) e Police Python 357.

Su Alain Corneau

regia come al solito limpida

Su Alain Chabat

notevole

Su Patrick Timsit

molto bravo

Su Agnès Jaoui

nella parte della moglie di Gerard dà vita a un personaggio dolente

Su Marie Trintignant

nella parte del giudice.Arcigna.

Su Samuel Le Bihan

fisico

Su Caroline Proust

bella presenza in una parte defilata.

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