Regia di Paul Greengrass vedi scheda film
Non ci si sottrae al passato. Nemmeno con l'amnesia. Suona come una condanna l'assioma secondo cui il killer Jason Bourne deve capire chi sta cercando di incastrarlo e chi effettivamente porta sulla coscienza e perchè.
Davvero impietoso il confronto con l'ultimo Mission Impossible di Tom Cruise. Entrambi sulla carta pellicole al fulmicotone, si sviluppano in modo diversissimo e con stili agli antipodi: ricerca dell'effettaccio scenico senza spessore il primo, tutto nervi e montaggio a ridosso d'uomo il secondo. Non c'è tregua nel ritmo altissimo della Supremazia del nostro, ovunque egli sitrovi: Goa, Napoli, Monaco, Berlino o Mosca. Inizio a mille e fine a duemila, con un inseguimento automobilistico a scontri e testacoda da farti saltare sulla poltrona. Tanta camera a mano, solida sceneggiatura e lavoro di squadra. Matt Damon credibile ed efficace, sia nelle scene d'azione pura che nella confessione finale alla ragazzina. Notevole.
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