Regia di Vincenzo Marra vedi scheda film
VOTO : 6,5. Piccolo film italiano che porta con se gli echi del cinema neorealista (già per questo andrebbe tutelato, visto che ormai sono pochissimi gli esemplari di nuova realizzazione) che fu e che si lascia apprezzare sotto diversi punti di vista. La vita è difficile in uno dei sobborghi più duri di Napoli, ma lo è comunque dappertutto; lo scopre il protagonista, un ragazzo normale e sensibile a cui capita di tutto nel corso della storia che si sposta a Caserta, a Milano e nel Kosovo dove partecipa alla missione militare per recuperare denari per realizzare il sogno di tutti, ovvero permettersi almeno il mutuo per comprarsi una casa e non pagare un affitto per tutta la vita. Purtroppo in ognuno di questi spostamenti trova amare sorprese; decisamente il protagonista di questo film si può annoverare tra i più sfortunati dell'intera cinematografia, probabilmente quasi troppo anche da raccontare e, quando si esagera, a volte si finisce col colpire di meno l'attenzione e valeva forse la pena soffermarsi di più su alcuni aspetti (penso alla questione uranio impoverito). Tecnicamente parlando, belle alcune riprese dei quartieri poveri, quando il giovane viaggia sul suo motorino ed, in generale, Marra mostra di possedere una buona mano ed una buona visione degli ambienti. Purtroppo un pò per quanto detto due righe sopra e per la durata ridotta (meno di ottanta minuti), quando si poteva dire e fare ancora molto, non mi sento di attribuirgli quattro stelle ritenendolo comunque un valido (e raro) esempio di cinema civile made in Italy.
VOTO : 6,5. Mette in mostra discrete abilità registiche e buoni propositi narrativi.
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