Regia di Vincenzo Marra vedi scheda film
Di film ne vedo e, soprattutto, ne ho visti tanti, ma tristi e sconsolati come "Vento Di Terra", non riesco a ricordarmene. Il neorealismo napoletano del regista, siamo al limite della commedia meroliana, (mancano, per fortuna, le canzoni), è sicuramente cosa interessante, seppure abusata (se non è periferia romana, è napoletana), ma l'opera di Marra non decolla mai, ma proprio mai, ingessata sui visi eternamente tristi e sconfitti dei protagonisti. Una famiglia per bene, devastata da lutti, povertà, abusi, dove spicca questo Enzo, che prova a cercare un riscatto per lui e per la famiglia, di cui rimane responsabile, dopo la morte, (ovviamente!), del padre. Un arruolamento nell'esercito, unica via di fuga, lo porterà poi in Kosovo, dove si ammalerà, (madonna mia...), a causa dell'uranio impoverito. Non me la sento di definire "Vento Di Terra", un film di denuncia, visto che non approfondisce niente e l'unica cosa che mostra è tristezza, tristezza e tristezza, case fatiscenti e poco altro. Ci sono, li ho cronometrati, trenta secondi di felicità, ma li lascio scoprire a voi. Per fortuna dura solo 80 minuti. Per me, dimenticabile o, comunque, inferiore a tante altre prove autoriali del nostro Cinema.
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