Regia di Vincenzo Marra vedi scheda film
Marra getta alle ortiche una prima parte senza pecche cadendo, dall'arruolamento in poi, nella trappola del film di denuncia. Il racconto dell'addestramento e della spedizione in Kossovo risulta infatti schematico e risaputo, col risultato di banalizzare le atmosfere rarefatte e i tempi spigolosi che al contrario induriscono efficacemente la rappresentazione della quotidianità metropolitana. Un vero peccato.
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