Regia di Charles Walters vedi scheda film
"Il Fidanzato di tutte" diretto nel 1955 da Charles Walters,
devo dire che non mi è dispiaciuto,ma anche lasciato perplesso.
La storia si svolge a New York e racconta di
Charlie Reader, un giovane agente teatrale di successo
che vive in un lussuoso appartamento dove riceve
spesso le visite di quattro ragazze: Sylvia, Jessica, Helen e Poppy,
ma intanto è un donnaiolo e ha molto successo con le donne.
Charlie è soddisfatto della propria vita e gli piace
essere al centro delle attenzioni femminili finché un
giorno conosce Giulia, un'attrice sua cliente, e rimane affascinato
per il fatto che lei si programma tutto soprattutto il matrimonio.
Intanto arriva a trovarlo Joe, un suo vecchio amico fin
dai tempi dell'asilo che, benché sia sposato e abbia tre figli
che lo aspettano a casa, si adatta subito alla vita da scapolo.
Il Film prodotto dalla MGM si colloca a quella Commedia
Americana dell'epoca che aveva la potenza dello scritto,
e con grandi Cast e un prevedibile successo di pubblico,
dove riempivano le sale per vedere le Star che erano
protagonisti della pellicola che sono Frank Sinatra
e Debbie Reynolds,ma è quest'ultima e il suo personaggio
che rimane impressa perché è descritto bene e la sua
"programmazione" della vita è esilarante.
Comunque cominciamo a dire che il soggetto del Film
è molto teatrale, e Walters decide di utilizzare questo
impianto,che a mio parere fa soffrire di questo
in tutto il complesso,e sceglie anche che le scenografie
richiamano questo e ulteriormente la aumenta,
nonostante i dialoghi brillanti.
Poi proprio per il fatto della presenza di un Sinatra
in forma la commedia è miscelata con il Musical,
dove lo Show Man ci regala dei bei siparietti.
Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano anche:
David Wayne, Celeste Holm, Jarma Lewis, Lola Albright,
Carolyn Jones, Howard St. John, Joey Faye, Tom Helmore,
James Drury, Willard Sage, Marc Wilder e Jack Boyle.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
la Fotografia con colori accesi di Paul Vogel.
In conclusione un Film medio,
dove le potenzialità sono i dialoghi,
ma il tutto soffre per l'impianto teatrale,
con questa storia di un donnaiolo ed è contro il matrimonio,
e infatti sembra una pellicola che promuove
questo e farsi una famiglia,con inversione
dei ruoli per varie motivazioni,per un
"Happy End" dietro l'angolo.
Il mio voto: 6.
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