Regia di Roberto Pariante, Dario Argento vedi scheda film
Discreto mediometraggio la cui trama è basata tutta su un gioco psicologico che fa riflettere sull'importanza delle percezioni umane. La protagonista in questo caso è una donna che sa di aver visto un cadavere di cui però non si trova traccia e che fino alla fine lotta per essere creduta fidandosi di una persona a lei molto vicina che invece la vuole vedere morta. Questa donna è tutt'altro che pazza e visionaria, ma non ha un buon sesto senso e le sue percezioni la portano a credere di sentirsi amata dal marito anche se non lo è affatto. La storia è semplice, poco ritmata, poco elaborata e forse addirittura prevedibile, eppure è molto coinvolgente. Cattura l'attenzione perchè è stilisticamente suggestiva e fatta di lunghi silenzi che accompagnati da inquadrature cupe e misteriose, angosciano lo spettatore e sebbene la recitazione si riveli talvolta mediocre, riesce comunque a convincere e ad accattivare. A tutto viene dato un senso, a tutto viene offerta una spiegazione ed il lieto fine appaga. Efficaci risultano soprattutto i dialoghi e le sequenze finali. Sicuramente un film che i fans di Dario Argento (che in tutto questo - nel prologo - ha pure un cameo) non dovrebbero perdersi.
Niente male.
Monoespressiva e mediocre, eppure è stata convincente nel suo ruolo...
Sufficiente.
Ottimo ed incisivo.
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